Alimentazione e salute, fari puntati sulla qualità



Non solo un seminario sull’olio. Quello di Pasquale di Lena è stato un vero viaggio nei primati della qualità italiana con l’esaltazione dello stretto legame tra corretta alimentazione e benessere. In prima fila, due maratoneti doc, Stefano Baldini e Giacomo Leone.«Questa idea nasce da un incontro avvenuto prima degli europei di Goteborg 2006 con Baldini – esordisce il dottor Di Lena – Quella degustazione portò fortuna al campione europeo di maratona. La Fidal e Casa Italia Atletica con la manifestazione di oggi vogliono presentare, raccontare e far degustare, grazie al contributo ed alla collaborazione di enti ed istituzioni, consorzi e singole aziende, le eccellenze agroalimentari e i vini di insigni territori del nostro Paese. L’alimentazione, la consapevolezza del valore del cibo, in quanto qualità ma anche sobrietà e convivialità, sono tanta parte della cultura che anima la Federazione e i protagonisti di ieri e di oggi dell’atletica italiana.Ciò è ancora più vero nei tempi attuali, con la cultura della semplificazione e della sofisticazione, dell’alimentazione propinata dalla pubblicità, il più delle volte ingannevole. Operare per la crescita della cultura della qualità de cibo è un compito alto ma di grande soddisfazione per la Fidal. Un’azione di promozione e di valorizzazione dei prodotti con i marchi DOP e IGP, cioè Denominazione di Origine Protetta e Indicazione Geografica Protetta, che tradotti nelle varie lingue stanno a significare un patrimonio unico europeo di ben 844 DOP e IGP riconosciute. L’Italia con 177 riconoscimenti, registra una serie di primati all’interno anche delle categorie di prodotti.Quando parliamo di DOP e IGP, ci riferiamo altresì al territorio che esprime il prodotto e lo rende unico, particolare inimitabile proprio perché inimitabile è il territorio. Sta qui la necessità di difendere e valorizzare questo patrimonio che è di tutti, in primo luogo dei produttori ma anche per le garanzie che questo patrimonio offre. Ieri, oggi, con la globalizzazione le DOP e IGP aiutano il consumatore e nel momento in cui lo rassicurano e lo portano a scegliere, salvano le agricolture di qualità e i valori della ruralità dei territori. Le garanzie offerte dalle DOP e IGP stanno nella origine della qualità - conclude il dottor Di Lena - ma anche nelle regole scritte (Disciplinare di produzione) e nel rispetto di queste regole attraverso i controlli. In pratica DOP e IGP come espressione del concetto di tracciabilità. Tracciabilità, regole, controlli, essenziali per garantire il consumatore».
26/05/2009

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