"Bere poco, per bere bene" alla base del successo delle Viniadi all'Enoteca "Terra mia" di Guglionesi



E' questo l'obiettivo di due importanti istituzioni nel mondo del vino: l' Unione Italiana Vini, l'associazione di categoria più rappresentativa nel mondo del vino e l'Enoteca Italiana di Siena, l'istituzione che, sin dalla sua nascita, nel 1960, ha segnato in profondità il futuro del vino italiano, selezionando e promuovendo la qualità, soprattutto quella contrassegnata dalle doc e docg..L'Unione Italiana Vini, con la proposta di questi giorni, lanciata dal suo Presidente, Andrea Sartori, di una "Scuola di educazione al gusto" che, attraverso analisi sensoriale e percorsi didattici on-line conduca i ragazzi alla riscoperta delle emozioni che offre il vino con i suoi colori, profumi e sapori, ma, anche, con l'invito al Ministero delle Politiche Agricole, a quello della Salute, della Gioventù e della Pubblica istruzione a dar vita ad un tavolo permanente sul "bere consapevole".Una proposta che riprende le finalità del progetto "Vino e Giovani", che ha impegnato l'Enoteca Italiana dal 2003 al 2005 ed, oggi, di nuovo in azione con il rifinanziamento da pare dl Mipaaf, e l'iniziativa ad esso collegata della Formazione a distanza che ha coinvolto già migliaia di giovani. L'Enoteca Italiana di Siena, con la riproposizione del progetto "Vino e Giovani", che ho avuto il piacere di pensare e scrivere nel 2002, quando dirigevo questa nobile istituzione, torna in mezzo ai giovani per riprendere il dialogo interrotto da qualche anno. Un progetto, questo, che, nelle sue due precedenti edizioni, ha raccolto, grazie anche alla formazione a distanza, risultati interessanti proprio nel senso della educazione al bere consapevole, dimostrando che il vino, quale espressione importante del territorio e, quindi, di una cultura e di una storia, è la sola bevanda che può raccontare ai giovani il valore ed il significato della sobrietà.Così mentre l'UIV, alla fine della settimana scorsa, lanciava questa sua proposta con un comunicato stampa, il Molise ospitava, presso la bella Enoteca di Bobo "Terra mia", a fianco al suo ristorante "Ribo" di Guglionesi, la manifestazione nazionale che ha coinvolto e reso protagonisti migliaia di giovani, con una singolare gara "le Viniadi" , riservata agli eno-appassionati non professionisti per vivere, attraverso di essa, l'emozione di una degustazione.Un vero e proprio Campionato Nazionale Degustatori non Professionisti, in programma nelle 20 regioni italiane, al quale partecipano i giovani che hanno compiuto il 18° anno di età , ma anche gli ultra quarantenni che, però, sono esclusi dalla corsa alla palma di campione assoluto.In pratica le due iniziative, quella dell'UIV e dell'Enoteca Italiana, hanno come obiettivo, la sobrietà, cioè il consumo moderato e consapevole del vino attraverso la formazione e la informazione, puntando sugli aspetti che il territorio esprime, che, come prima dicevo, sono la storia e la cultura di questo prodotto simbolo del "Made in Italy", ma anche ambiente, paesaggio, tradizione, gastronomia.Per queste ragioni, il vino è uno straordinario protagonista, ed ecco che, diversamente da tutte le altre bevande, compresa la birra, diventa occasione di convivialità, che in un modo dove l'urlo sostituisce il silenzio, vuol dire dialogo, il modo migliore di stare insieme e fare comunità. Sta qui, in questa sua capacità, il successo di "Vino e Giovani", nel suo rapporto con le nuove generazioni, e, non a caso, ha come messaggio "Bere poco, per bere bene" o, se si vuole, "Bere bene, per bere poco", che mette in evidenza il valore della qualità che solo l'origine dà.Sono convinto, per aver vissuto in prima persona l'esperienza sopra citata, che l'iniziativa dell'UIV va a rafforzare le finalità di "Vino e Giovani" , e ciò, soprattutto se c'è la collaborazione tra le due istituzioni, non può che dare risultati positivi, sia per ciò che riguarda l'uso moderato e consapevole del vino che la centralità di questo testimone illustre dei nostri territori più significativi sotto l'aspetto paesaggistico-ambientale che storico.culturale. Non a caso straordinario richiamo turistico.Per chiudere, un augurio ai tre vincitori delle Viniadi Molise, di vincere le semifinali che ci saranno a settembre per poter partecipare, così, alle finali e contribuire alla diffusione della immagine del Molise.
p.di.lena@alice.it

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