Le eccellenze italiane: Dop e Igp



27/07/2009
I dati, anche i più recenti, danno all’Italia, con 181 prodotti certificati, il primato nella graduatoria europea dei prodotti Dop e Igp riconosciuti, le eccellenze qualitative del nostro agroalimentare.Prodotti di qualità certificata che rappresentano, con l’origine, territori ricchi di storia, di cultura e di tradizioni, soprattutto culinarie; ambienti e paesaggi particolari; oltre 100.000 aziende che sono, a giusta ragione, da considerare l’anima di questi prodotti; un giro di affari che tocca i dieci miliardi di euro, di cui otre il 90% riferito a due prosciutti (Parma e San Daniele) e a due formaggi (Grana padano e Parmigiano reggiano), le eccellenze più diffuse per la disponibilità di quantitativi sufficienti per una loro ampia diffusione.Poco più del 20% del paniere europeo complessivo (840), con la Francia che segue da vicino (165) e poi più distanti la Spagna (122), il Portogallo (115), la Grecia (86), a dimostrare, se ce ne fosse bisogno, il valore del Mediterraneo, con i Paesi, che gravitano su questo bacino, tutti impegnati a mettere in mostra il loro ricco patrimonio agroalimentare, fatto di eccellenze qualitative.Segue, a ruota, la Germania con 66 riconoscimenti, Inghilterra 31, Repubblica Ceca 19, Austria 12 e Belgio 7. Tutti insieme questi dieci paesi coprono il 97% del paniere europeo. La Regione Emilia –Romagna è quella che registra il maggior numero di certificazioni (27), seguita dal Veneto (26); Lombardia (21), Toscana (19), Sicilia (17), Piemonte (16), Campania (16), Lazio (15), Puglia (13), Calabria (11) Trentino - Alto Adige (10) e, poi, tutte le altre rimanenti Regioni (sono considerate anche le registrazioni che riguardano più regioni, come la Mortadella Bologna o i Salamini Italiani alla Cacciatora o Caciocavallo Silano e altri).Per quanto riguarda i prodotti, il primato spetta agli ortofrutticoli (57); a seguire gli oli extravergine di oliva (38); i formaggi (34); i prodotti a base di carne (30). Le rimanenti denominazioni sono pari a 21 e si riferiscono a: panetteria; carne fresca; altri prodotti di origine animale; spezie; olive da tavola; pesci e molluschi.Le aziende più numerose sono quelle olivicole, più della metà, seguite da quelle dei formaggi e poi da quelle che producono ortofrutta. In totale sono circa 80 mila aziende agricole, per una superficie coltivata che supera i 130 mila ettari.Poco più della metà di queste aziende sono al Nord dell’Italia, dove è anche ubicato il 58% degli allevamenti, mentre il sud detiene oltre il 50% della superficie coltivata.Le aziende di trasformazione e di stoccaggio superano le 6.000 unità.Una realtà produttiva, quella rappresentativa di territori vocati, in forte crescita, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia.Sono i prodotti Dop anche quelli più clonati sul mercato mondiale, tant’è che si calcola che la pirateria sottrae al nostro mercato tra i 50 e i 60 miliardi.

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