Un patrimonio unico da promuovere e valorizzare


Tre sigle, o acronimi, che stanno a significare, rispettivamente, “Denominazione di Origine Protetta”; “Indicazione Geografica Protetta” e “Specialità Tradizionale Garantita”, con le prime due sigle, o indicazioni, che hanno un riferimento preciso al territorio, mentre la terza valorizza il metodo di produzione più legato alla tradizione.Esse rappresentano il sistema di certificazione dei prodotti agroalimentari previsti da normative comunitarie 2081/92 e 2082/92, aggiornati nel 2006 dalla Unione europea, rispettivamente con i regolamenti 509 e 510, iscritte in un apposito registro a livello comunitario, vanno a tutelare le origini geografiche dei prodotti agroalimentari. Chiunque vive il mondo dello sport sa bene che il valore di una sana e corretta alimentazione, fondamentale per lo sportivo e, ancor più, per l’atleta che vuole vincere e vivere l’emozione di un primato, sta nella qualità degli alimenti. Far conoscere alla collettività questo patrimonio unico dell’agroalimentare italiano, non solo con il racconto, ma con la presentazione e la degustazione delle sue eccellenze, è importante per la diffusione della cultura della qualità e, con essa, di una sana e corretta alimentazione. Un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni che, attraverso la consapevolezza del valore del cibo, possono gustare la cultura che il cibo esprime e trovare un modo diverso di mangiare, all’insegna della qualità, della sobrietà e della convivialità, che è tutt’altra cosa della semplificazione o sofisticazione dell’alimentazione propinata talvolta da una pubblicità ingannevole o dal mangiare veloce, come una necessità di cui non sempre se ne può fare a meno. Un patrimonio unico italiano, ma non solo, anche dell’agroalimentare europeo, che deve diventare sempre più radicato nei Paesi membri dell’Unione e sempre più oggetto di attenzione da parte dei consumatori impegnati nella ricerca della qualità. Consumatori che, anche alla luce della insicurezza generata dai ripetuti scandali alimentari e del modello di produzione delle multinazionali che propone sempre più una alimentazione priva di requisiti specifici, hanno bisogno più che mai di garanzie nella scelta orientata a prodotti di qualità. Le DOP, le IGP e le STG, con le indicazioni sull’etichetta e il marchio europeo di riconoscimento, sono in grado di offrire queste garanzie.Ecco quindi il significato di un impegno della Fidal in questa azione di promozione e valorizzazione dei prodotti con marchio DOP, IGP e STG, programmata con la “Maratona” organizzata da Casa Italia Atletica, quale contributo alla crescita della cultura della qualità del cibo, fondamentale per salvaguardare e tutelare, allargare e rafforzare la base produttiva di queste peculiarità così ancorate al territorio e, come tali, inimitabili.

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe