IL MOLISE PROTAGONISTA A TRIESTE A OLIO CAPITALE

Presentati dal presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, e dall’assessore Pier Paolo Nagni della Provincia di Campobasso, gli oli molisani premiati e selezionati dal Premio “Goccia d’Oro” e i due libri che Pasquale Di Lena ha realizzato per raccontare, con l’aiuto degli olivi autoctoni, il Molise, i suoi bravi olivicoltori e frantoi sempre pronti a produrre la migliore qualità.
Presente l’oleologo Luigi Caricato, direttore di Teatro Naturale

Un pomeriggio, quello di sabato a Trieste, tutto dedicato al Molise ed ai suoi oli.
Grande successo della degustazione guidata dei 9 oli vincitori del Premio “Goccia d’Oro” e degli altri 15 selezionati che le due provincie di Campobasso e Isernia hanno organizzato all’interno della Fiera “Olio Capitale”, giunta alla sua quarta edizione.
Apprezzamenti per i caratteri e la bontà degli oli e per le informazioni offerte dagli esperti guidati da Maurizio Corbo dell’Arsiam che, sin dalla sua costituzione guida il gruppo panel di Larino, riconosciuto uno dei gruppi meglio attrezzati in Italia. Quello che organizza da sei anni un Premio “Goccia d’Oro” che, nel premiare le aziende e la qualità degli oli che esse sottopongono al giudizio degli esperti degustatori, hanno stimolato l’interesse dei produttori a produrre qualità e a dare ad essa l’immagine che serve per presentarsi sul mercato.
“Le due provincie – ha detto Pier Paolo Nagni nel portare il saluto del presidente D’Ascanio - con questa iniziativa e la organizzazione della presenza in una fiera specialistica aperta ai grandi mercati dell’Europa, in particolare quelli dell’Est, hanno voluto dare alle aziende la possibilità di porsi all’attenzione del mercato ed al giudizio del consumatore e degli esperti, e al Molise l’opportunità di farsi conoscere attraverso i suoi fondamentali testimoni che sono gli oli. Lo hanno fatto con le degustazioni guidate e la presentazione degli oli, ma, soprattutto con i due libri firmati da Pasquale Di Lena, che hanno saputo stimolare prontamente la curiosità dei visitatori.
Il primo “2010, andar per olio nel Molise”, una guida molto bella e facile da consultare che, insieme agli oli premiati, riporta una serie di interessanti informazioni che fanno capire la centralità del Molise nel mondo dell’olivicoltura nazionale. Il secondo libro, dalla forte impronta culturale, “Là dove la terra dona”, un viaggio nei territori dell’olio che porta, attraverso le varietà autoctone e lungo i tratturi, a scoprire oltre alla identità del Molise, l’importanza dell’olivicoltrua, la sua centralità”.
Il presidente della Provincia di Isernia. Luigi Mazzuto, dopo aver espresso il suo pieno accordo con quanto detto dall’assessore Nagni e la sua soddisfazione a essere presente in una iniziativa importante per l’immagine del Molise, ha detto che “l’aspetto culturale che sta alla base della iniziativa è fondamentale anche per tutti gli altri prodotti che caratterizzano il territorio molisano, in particolare il tartufo che vede il Molise primeggiare in Italia e nel mondo, la biodiversità e la ruralità, nonché l’enorme patrimonio storico culturale con Venafro e Larino in grado di raccontarlo proprio con i grandi oli dell’antichità e con i tratturi che stanno per diventare patrimonio dell’umanità, grazie all’Unesco. Un insieme che serve per dare più forza alla promozione che sta diventando sempre più la grande opportunità per affermare sui mercati la bontà e le bellezze di una terra generosa di ospitalità”.
A parlare dei due libri ci ha pensato l’oleologo Luigi Caricato quando ha sottolineato l’importanza dei due volumi che insieme fanno capire quando è importante l’olivo e l’olio nel Molise e, come, Di Lena riesce a coinvolgerti nel suo amore per questa sua terra. “Di Lena – ha detto Luigi Caricato – riesce a incantarci quando si occupa della sua regione, sia con i suoi scritti, sia con l’impegno costante e fattivo a favore dei prodotti del territorio”.
L’incontro è stato chiuso dall’intervento di Pasquale Di Lena che, dopo aver ringraziato quanti l’hanno sostenuto e aiutato in questa sua impresa realizzata in venti giorni, ha dato nuovi spunti alla lettura dei due volumi, in particolare quando ha tratteggiato il volto di questa sua terra che non smette mai di emozionarlo.

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