MARTIRE SUBITO

Ancora una volta si rischia di cadere nella trappola tesa da Berlusconi e da chi l’ha guidato fino ad ora nell’attuazione del programma due, quello di Gelli e della massoneria deviata, con tutti i suoi aggiornamenti (P3, P4 e personaggi nuovi. La trappola di creare fumo intorno alla sua persona per attirare l’attenzione, mentre altrove si stanno svolgendo incontri e prendendo decisioni per fare andare avanti processi che servono ad allargare le fratture e le divisioni.
Il fumo, tanto più è alto e tanto più è spesso, tanto più serve a renderlo affascinante, ad aumentare il carisma con l’aiuto dei suoi fedeli servitori, dei suoi giornali e delle sue televisioni a reti unificate, compreso il Tg1 dello strisciante Minzolini.
Senza parlare degli avvocati e degli affamati deputati, che lo circondano per non perdere la speranza nel futuro di una carriera, com’è da capire, per niente sudata ma solo inumidita di saliva per le troppe leccate da quando hanno introdotto la legge porcata. Una potenzialità di fuoco che nessuno al mondo possiede, neanche il più spietato dittatore, con tanti amici che si nascondono dietro anche accalorate dichiarazioni, che trovano il tempo che trovano, al pari di chi cerca di rispondere al fuoco con pallettoni a salve, che non mettono paura.
L’altra sera nella rete ci è caduto, come un allocco, Santoro, che noi stimiamo per il suo coraggio e la sua determinazione. Ma, come si sa, anche ai più grandi tenori capita nella carriera di fare qualche stecca e, quasi sempre, nel momento in cui è già pronto l’applauso finale.
Un errore, a nostro parere, affidare a puttane il racconto dei vizi del Presidente che, nei suoi quasi venti anni di attività politica, è riuscito a spruzzare solo merda e disvalori. Non si può affidare a puttane il giudizio sui magnacci e le puttane da questi reclutate, nel momento in cui una puttana, nella televisione del padrone, viene lavata da un professionista dei pruriti, Signorini, perfino con l’acquisto, all’ultimo momento, di un fidanzato,e, tutto ciò, nel segno della redenzione. Questo sì uno squallore! Uno squallore che passa nella mente delle persone, soprattutto le più deboli, e lascia il dubbio con una piccola dose di sedimento che rimane perché il maiale odori anche quando è pieno di merda e di fango.
Per dire chi è il nostro Presidente del Consiglio non c’è bisogno di puttane che si fanno promozione.
Chi è il nostro presidente del consiglio l’ha già detto una donna quand’era, da lustri, compagna della sua vita e madre dei suoi figli: una persona malata e bisognosa di cure, tanto da lanciare un appello agli amici di aiutarlo, che dimostra, con i fatti, di essere nelle condizioni in cui la moglie (ora ex), l’ha descritto.
Sapendo lo squallore che emana questo perenne perseguitato e sapendo, anche, che questo squallore attira più che respingere, ogni iniziativa tesa ad esaltare lo squallore non fa altro che rafforzare la presa e l’adesione.
Ecco che bisognerebbe entrare nel merito di alcune questioni, in particolare quella che Berlusconi propaganda come persecuzione da parte di magistrati comunisti, ispirati dalla sinistra, che vogliono ribaltare il voto popolare.
Come se il voto popolare salva da qualsiasi malefatta o atto delittuoso.
Bisognerebbe chiedere, non tanto al popolo americano o inglese, cosa pensano di questo squallore, ma agli alleati del nostro Paese, cioè i governi, la politica, nel momento in cui, a causa dei vizi privati del suo capo del governo, l’Italia diventa una base di informazioni nelle mani di chi vuole utilizzarle per colpire un’alleanza o ricattare uomini e pezzi di stato o di governo di questo o quel Paese. Un problema che riguarda tutti, la destra e la sinistra, perché da esso dipende la sicurezza del nostro Paese e di tutti gli altri alleati.
Se dipendesse da noi, non ora ma da tempo, avremmo esasperato questo suo desiderio di perenne perseguitato per poterlo dichiarare martire nelle mani e nel cuore dei suoi fedeli. Non una generosità la nostra ma una necessità, che ci riporta alle premesse di questa nostra nota, di mettere allo scoperto il disegno che sta dietro al perseguitato che noi vediamo bene come martire.
Dopo il passaggio, senza opposizione, di leggi che hanno come obiettivo il ritorno al nucleare, con il rischio permanente di catastrofi, la cementificazione di questo paese e la deturpazione del suo territorio, che vuol dire l’annientamento o riduzione ai minimi termini delle sue risorse. Fondamentali, quali l’ambiente ed il paesaggio, e dei suoi valori storico-culturali, legati alle tradizioni. E, dopo gli scontri di Pomigliano e Mirafiori, a nostro parere, stanno andando avanti processi di stabilizzazione che vedono, da una parte l’affermazione di una pace sociale tra padroni e operai con l’entrata, come in America, di quest’ultimi nella società per una spartizione degli utili ( non è un caso che Landini viene presentato come un retrogrado e, quando va bene, come un diavolo) e dall’altra la continuazione della campagna acquisto dei politici. Quest'ultima per ripagarli dell’asservimento e dell’impegno a portare avanti un gioco, qual’è quello di punzecchiarsi senza mai farsi male all’interno di un’alternanza, che deve mantenere aperto, mai risolto, il problema delle ingiustizie, dei soprusi, delle disuguaglianze. In questo senso il ridimensionamento della Carta costituzionale e la riforma, dopo quella della scuola e dell’Università, della giustizia, con il suo totale asservimento al potere.
C’è ancora tempo utile a costruire alleanze per affermare un nuovo blocco di forze che serve a contrastare e, anche, a ribaltare il disegno che si sta sviluppando dietro la squallida vicenda che riguarda il capo di governo di questa Italia portata alla deriva.
A voreie

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