ARIA NUOVA


Quando arriva un vento nuovo al posto di quello che soffiava prima, porta sempre aria nuova. Ve lo dice un vento che ha sempre soffiato in un’unica direzione come tutti i venti ed ancora continua nonostante i possenti ostacoli, soprattutto culturali, posti in questi anni , da Berlusconi e dai suoi adepti, sulla strada della democrazia e del rispetto, dei valori e della solidarietà  Una vittima fino a ieri dei giudici comunisti che ce l’avevano con lui  e oggi di quel popolo che, stanco di barzellette, non ha votato il suo candidato, non solo a Milano ma anche a Napoli. Un disastro per lui e per tutta quella borghesia di affaristi e palazzinari che da tempo aveva puntato sulla Moratti, l’expo e Milano e, ancor più, per tutti gli amici di Cosentino, che doveva stare in galera e, invece, Berlusconi, buono, con i suoi (compresa anche la tanto onorevole De Camillis) l’ha fatto rimanere in Parlamento insieme ad altri delinquenti che sono lì grazie alla legge porcata che vede rappresentare il “popolo” dai nominati e non quelli dal popolo scelti ed eletti (il riferimento non è solo alla tanto on. De Camillis, ma anche al tanto attivo Astore ed a quell’ombra di parlamentare che è stata e rimane la Di Giuseppe, come dire che nella vita ci vuole c. e bisogna rimanere eternamente grati al sempre avvinazzato Calderoni per il suo “porcellum”).
Bondi, uno dei tre coordinatori del Pdl, ha già annunciato le sue dimissioni ed è solo il primo dei segnali: una catena che andrà ad allungarsi sempre più, per la sola semplice ragione che questi signori sono abituati a stare sempre a galla, comunque a scappare dalla nave quando la nave sta per affondare.  A noi, solo se li pensiamo per un momento, viene in mente la scena dei dipendenti delle grandi banche ed assicurazioni americane con le scatole nelle mani piene delle cose personali all’uscita della porta laterale di uno dei grattacieli di Manhattan o di Boston; Los Angeles o S. Francisco. Questo per dire che non solo Bondi, ma anche altri sono già affannati a fare in fretta le valigie sudati di paure che lasciano scendere sudori freddi dietro la schiena per quello che potrà accadere, sapendo le cazzate che hanno fatto in questi anni di strapotere ed arroganza, nel segno della impunità.
I miti, si sa, come s’innalzano così vengono abbattuti.
Pensiamo a quella schiera enorme di giornalisti venduti ed a quella massa di dirigenti fasulli. Ma pensiamo anche a chi, dopo aver taciuto per lungo tempo, ultimamente, avendo fiutato il cambiamento, si è fatto carico di dure critiche che, c’è da dire, sono risultate utili ai fini dei risultati e, quindi, c’è bisogno anche di ringraziarli per quello che hanno fatto.
Abbiamo visto poco fa in televisione il vice presidente della Camera, on. Lupi, milanese di Comunione e Liberazione, come tale della Compagnia delle Opere, alle 15.30 al TG3, sorridente, quasi raggiante, parlare del valore della partecipazione dei milanesi al voto, mostrando poca attenzione al risultato che man mano che prendeva corpo faceva capire il disastro. Non certamente per lui che ha trovato una zattera pronta, ma per altri e, comunque, per Berlusconi. Sembrava proprio che stesse lì per esprimere la propria liberazione in attesa di fare la comunione. Cosa che verrà quanto prima, statene pur certi, ed avrà un suo significato che è tutto da interpretare su cosa succederà domani a Milano, Napoli, in Italia. Questi sono lupi di nome e di fatto.
Ed ora, sulla spinta di questo vento nuovo, la grande rincorsa per spazzar via le ultime resistenze dei berluscones che, come si sa, non vogliono fare andare a votare il popolo italiano perché hanno paura del peso dei SI al Referendum del 12 e 13 giugno prossimi.
Un appuntamento importante per chiudere definitivamente la partita con Berlusconi e i padroni che l’hanno eccitato ed agitato in questi anni, e, per aprire un nuovo discorso che non può che partire dagli “indignados” del mondo che il mondo vogliono cambiare.
C’è il referendum e ognuno deve prendere l’impegno di informare gli amici, i parenti, i cittadini che bisogna andare a votare per mettere il segno sul SI delle schede elettorali, che afferma, lo ricordiamo, l’abrogazione di norme che vogliono introdurre il nucleare, la privatizzazione dell’acqua e affermare, con il legittimo impedimento, che la legge è uguale per tutti ma non per Berlusconi ed i suoi Ministri.
E voi aprite le finestre per fare entrare questa aria nuova, soprattutto qui nel Molise, dove c’è da chiudere definitivamente la partita con il centro destra di Iorio, ma, anche, con chi nel centro sinistra continua a manovrare, com’è stato per queste ultime elezioni provinciali, per farlo perdere. C’è bisogno di far sentire  la più piena delle indignazioni e dire che anche per loro, come per Berlusconi, è il momento di farsi da parte e lasciare il campo libero a chi vuole realizzare a Larino e nel Molise, a Milano e in Italia, i suoi sogni e costruire il proprio futuro.
A vòreie  

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