La tipicità del Sauvignon friulano passa per lo studio e la qualità

Prosegue intensamente l’attività del Progetto messo in cantiere dal Friuli Colli Orientali e Ramandolo


da Adriano Del Fabro

Continuano per tutto il 2012 gli appuntamenti nell’ambito del Progetto Tipicità Sauvignon del Consorzio Doc Friuli Colli Orientali e Ramandolo che ha già registrato importanti risultati. A esempio, nell’edizione 2011 del Concorso mondiale del Sauvignon, svoltosi in Francia, su 9 medaglie assegnate all’Italia 7 erano friulane. Tutti i 15 vini del progetto, sottoposti all’analisi di 40 giudici provenienti da Paesi di tutto il mondo, hanno ottenuto punteggi di ottimo livello. Non stupisce, quindi, che il Fvg sia in pole position tra i vari candidati in lizza per ospitare l’edizione del Concorso del 2014, grazie anche alla collaborazione con il professor Roberto Zironi, docente di enologia all’Università di Udine.

Nei giorni scorsi produttori e tecnici delle cantine aderenti all’iniziativa, che già un precedente appuntamento aveva visti alle prese con un’interessante analisi olfattiva di 54 campioni di Sauvignon del 2011, si sono ritrovati per degustare i vini del 2010, secondo anno di vita del Progetto. Introdotti alla degustazione da una presentazione dell’agronomo Giovanni Bigot sui risultati finora ottenuti grazie alle attività svolte, i giudici si sono cimentati con 12 campioni utilizzando la scheda redatta dal Centro Studio Assaggiatori di Luigi Odello. A supporto delle aziende, per una maggiore comprensione di quanto finora fatto, anche quest’anno è stata fornita una dettagliata relazione con le analisi dei mosti e dei vini rientranti nel Progetto. Principali parametri tecnologici e livelli degli elementi minerali presenti si confermano un ottimo strumento di confronto con quanto succede nella “cantina del vicino” nonché per la verifica della attività di campo e di trasformazione, dando così a ciascuna azienda la possibilità di avvicinare la propria produzione, pur mantenendone peculiarità e caratteristiche intrinseche, a quella che è l’espressione dei Sauvignon del territorio. Particolarmente apprezzato dai tecnici è il dato sul contenuto dei componenti aromatici presenti nei vini in bottiglia, diretta conseguenza della scelta dell’epoca di vendemmia e delle tecniche di vinificazione utilizzate.

Altri appuntamenti legati allo sviluppo del Progetto sono previsti nei prossimi mesi per approfondire i diversi aspetti e conoscere sempre di più i vini al fine di studiare le ulteriori mosse da compiere per rendere unico il Sauvignon dei Colli Orientali del Friuli.

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