Tra Greve e Panzano, nasce nel Chianti il primo bio-distretto vitivinicolo d’Europa

 

[ 4 luglio 2012 ] da Greenreport
 
Nasce nel Chianti tra le colline di Panzano e Greve il primo bio-distretto vitivinicolo d'Europa, in un territorio in cui l'ambiente seppur modificato viene valorizzato e tutelato perché è anche valore aggiunto in termini economici. «Domani sera il consiglio comunale, che eccezionalmente si riunirà nella piazza centrale, voterà la delibera che istituisce il biodistretto - ha informato il sindaco di Greve Alberto Bencistà - Un modo per coinvolgere al massimo tutta la cittadinanza. Il nostro comune è 'ogm free' dal 2003 ed è il contesto più generale che deve essere biologico - ha aggiunto il sindaco - Vogliamo promuovere tutte le buone pratiche, dalla produzione agricola all'energia rinnovabile alla raccolta differenziata. Metteremo la nostra esperienza a disposizione di tutti».

Il distretto riguarda al momento 40 aziende (30 vinicole, 10 produttrici di olio e due di formaggi) ma il numero è destinato a crescere. I punti cardine dello statuto sono quelli di adottare ogni iniziativa diretta alla tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente, con particolare riguardo all'ambito geografico del Chianti. Il fine è quello di promuovere, tutelare e diffondere il metodo di produzione biologico nel campo della viticoltura biologica, agricolo, zootecnico, agro-industriale, forestale, ambientale e della cura e tutela del verde e del paesaggio.

Già oggi nella frazione di Panzano in Chianti l'80 per cento delle aziende vinicole è già biologico. Il biodistretto si ispira ai principi definiti dall'Ifoam (Federazione internazionale dei movimenti di agricoltura biologica) e dall'Associazione italiana per l'agricoltura biologica, adottandone le "Linee guida ai biodistretti".

«Con queste caratteristiche- ha sottolineato Amelia Perego, presidente della Stazione sperimentale per la viticoltura sostenibile- il biodistretto è un caso europeo» mentre il presidente di Uncem, Oreste Giurlani ha aggiunto: «E' una decisione che cercheremo di far adottare anche ad altri comuni toscani. Quando un comune riesce a valorizzare le proprie eccellenze è una cosa da apprezzare e da portare ad esempio».

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