BUON COMPLEANNO SARA



Tanti auguri grande e mia cara amica Sara e grazie per tutte le emozioni che hai saputo regalare a me e al mondo intero con i tuoi voli senza respiro e i tuoi salti con le braccia in alto e l’urlo liberatorio.

Grazie anche dal vino italiano e dalla sua Enoteca che hai onorato con la tua immagine e la tua presenza in cambio di un una “Rosa d’Oro”, un premio che non è stato mai più dato per renderlo unico come unica sei stata e resti dell’Atletica e dello sport italiano.

Ricordo l’emozione mia e del mio maestro Guagliumi quella sera nella palestra della Scuola dello Sport con te e tanti altri straordinari campioni come Masala, i fratelli Abbagnale, il pugile Rosi e altri ancora. Una serata di gala in tuo onore dopo una giornata dedicata allo “Sport, Vino e Alimentazione”, con il vino non più tabù e ciò grazie al partigiano Vivaldi che, con Onesti e Zauli, subito dopo la guerra, aveva contribuito alla rinascita dello Sport italiano e creato quel campus stupendo che è stato “la scuola dello Sport” culla di tutti i grandi campioni che hanno portato alta l’immagine dell’Italia.

E’ stato l’allora presidente del Coni, Pescante,  con il direttore della Scuola, il caro amico Carabelli, a dare al presidente Margheriti  il permesso a svolgere la manifestazione e grazie agli amici Domenico Varì e Assunta (una istituzione e una mamma per tutti i vecchi e futuri campioni) che, insieme con Lorenzo dell’Enoteca, hanno curato la realizzazione dell’incontro e dell’indimenticabile serata all’insegna del simposio.

Una svolta per il vino e per lo sport che ha portato allo scoperto le tante ricerche nel campo medico favorevoli all’uso moderato di questa bevanda-alimento per le sue  proprietà amiche dell’organismo.
vino e giovani: la squadra guidata da Silvana Lilli in primo piano sulla destra
Una bevanda che ha pagato un caro prezzo alla sua bontà per colpa di quel decimo di grado alcolico che segna il limite oltre il quale diventa abuso nel segno della doppia personalità di Dioniso, il dio del vino  per i greci o Bacco per i romani, a rappresentare il bene e il male, la serenità e la pazzia, in pratica la vita.

Il vino della vite, una spremuta di uva e, anche, di valori storico- culturali, paesaggistico-ambientali e quelli legati alle tradizioni, propri del territorio che, non a caso, è l’origine della sua qualità tanto da poter essere eletto suo testimone.

Una svolta per lo sport e il vino, ma anche per l’Enoteca italiana di Siena che, con te, ha saputo riprendere il suo cammino di straordinaria struttura permanente nel campo della promozione del vino di qualità, dando vita, dopo “Vino e Sport”, a binomi di successo che hanno contribuito non poco alla rinascita del vino italiano dopo la tragedia del metanolo. Cito i più importanti “Vino e Turismo”, “Vino e Arte”, “Vino e Moda”, “Vino e Donna”, “Vino e Musica”, “Vino e Cultura”e altri ancora, per finire con “Vino e Giovani”, che ha mostrato la possibilità di un rapporto naturale nel segno della moderazione che il vino, a differenza di altre bevande e non solo alcoliche, può stimolare con la sua storia e la sua cultura
a Larino




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Ancora grazie Sara, anche dalla mia Larino e dal mio Molise che ti ha visto più volte ospite, e ancora auguri di buon compleanno e di un giorno felice con Erminio, Roberto e tutti i tuoi cari che saluto con l’affetto di sempre.

Pasquale

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