CARLO PETRINI INCONTRA IL MOLISE AL MEDITERRONEAMFEST DI PROVVIDENTI


 


Ieri sera, grazie al MediterroneamFest che ha visto in scena su quel palcoscenico unico che è Provvidenti - il piccolo borgo che scivola, dentro una minuta vallata vigilata, da una parte, da Morrone del Sannio e, dall’altra, da Casacalenda, verso il Biferno - la presenza di un personaggio, Carlo Petrini, che il mondo intero conosce e vede, non da oggi, come punto di riferimento della nostra bella agricoltura e della nostra eccellente enogastronomia.
carlin petrini

Carlo Petrini, fondatore nella seconda metà degli anni ’80, di quell’associazione, Slow Food, che ha rivoluzionato la cultura del mangiare e del bere e creato mille occasioni per diffonderla e comunicarla in Italia e nel mondo, con presidi in centinaia di paesi che onorano e promuovono l’Italia.

La realizzazione di un’idea, che era visto come un angolo ridotto per pochi sognatori e poeti nello stesso identico momento in cui l’Enoteca italiana, grazie all’altro piemontese, il mio caro amico Elio Archimede, creava all’associazione Nazionale delle Città del Vino. La stessa Enoteca che in quel tempo ospitava la prima grande iniziativa di Slow Food, i vini di Toscana, dando a me la possibilità di conoscere il “sognatore e poeta” Petrini, da tutti noto come “Carlin”, così come l’hanno sempre chiamato nella Bra.

l'assessore Facciolla e il predente Di Laura Frattura
Un intenso discorso davanti a un pubblico numeroso, molto attento ai passaggi salienti del messaggio che Petrini ha voluto rivolgere ai molisani presenti, tra i quali c’erano anche Il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura e il suo Assessore all’Agricoltura e all’Ambiente, Vittorino Facciolla, entrambi chiamati in causa più volte dal relatore. In particolare quando ha parlato dell’importanza dell’agricoltura e del cibo; del suo abbandono, con i contadini che rischiano, se non è già successo, di sparire; del mondo assurdo e perdente che viviamo a causa del fallimento di un sistema tutto basato sul consumismo e lo spreco.

“Ci vorrebbe più crisi - ha detto- se essa serve a rivedere i nostri comportamenti e a vedere pieni del necessario i frigoriferi che sono, invece, strapieni di prodotti che non servono e ci fanno male o abbondanti, rimarcando l’assurdo che oggi si spende più per dimagrire che per mangiare”.

Un discorso, come dicevo, intenso di significati che, personalmente, vista la totale condivisione, spero sia arrivato ai cuori e alle menti dei presenti, in particolare dei due rappresentanti istituzionali che, solo se avessero la voglia di trasformare in fatti il discorso del fondatore di Slow Food, consegnerebbero ai molisani un Molise stupendo nei suoi paesaggi e i suoi ambienti, nell’espressione alta di ruralità e agricoltura. 


Un Molise ben diverso da quello che vogliono realizzare con la costruzione della “Grande Stalla” di 12.000 manze; l’autostrada-tunnel che, in pratica, serve solo a cancellare questa nostra piccola ma bella regione; la scelta di concentrare nei tre grandi centri i rimanenti 133 paesi, piccoli come Provvidenti o poco più grandi, per aggregare poi il Molise alle regioni limitrofe, o di riempire il Molise di pale eoliche e centrali a biomasse.

la schiacciata dei di Nucci è pronta
C’è sempre la possibilità di un ripensamento! Una speranza alla quale mi voglio aggrappare per non pensare a un Molise stravolto dal solo obiettivo del profitto e dalla voglia di svendita al primo arrivato da parte di una classe politica e dirigente, che saluta l’Autostrada come un’opportunità e la Stalla di 12.000 manze come l’occasione per trasformare il Molise in una grande fattoria.

Una speranza alla quale credere per continuare a dire, con Petrini, che serve una nuova visione della realtà; una cultura che riporta ordine dopo il caos che ci circonda, per ridare all’Italia quel ruolo che le spetta di punto di riferimento del mondo e al Molise la possibilità di uscire dall’anonimato e vivere, sfruttando i suoi tesori e la sua vocazione, il futuro.

gli organizzatori
Per chiudere con le emozioni che mi ha dato questo incontro di Carlo Petrini con il Molise e le tre stupende serate di Provvidenti voglio, dopo aver detto grazie agli organizzatori, sottolineare il piacere provato a vivere l’evento “Mediterranoneamfest” di Provvidenti. Soprattutto quello di aver visto in opera giovani capaci che fanno sperare in un Molise pronto a cogliere e ben sfruttare le sue enormi potenzialità.

E questo senza la necessità di stravolgere le sue peculiarità e il suo essere oggi, per me, la regione più giovane e, come tale, di grande attualità, nonostante - penso ai 750.000 anni dell’Homo Aeserniensis- i millenni di anni che riesce a raccontare.

pasqualedilena@gmail.com

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