TRIESTE E LA MOSTRA "OLIO CAPITALE"

OSSERVATORE MOLISANO               pubblicato: 13/03/2014 08:47:00
agricoltura e ambiente
MOSTRA OLIO CAPITALE : A TRIESTE L’OVICOLTURA MOLISANA
VETRINA DI ECCELLENZA A LIVELLO INTERNAZIONALE, OLIO CAPITALE È L'UNICO EVENTO A PUNTARE ESCLUSIVAMENTE SULL'EXTRAVERGINE DI QUALITÀ

Pasquale Di Lena
Trieste. “Il nuovo look della mostra Olio Capitale è ben altra cosa di quello che ho conosciuto negli anni precedenti quando il sito era quello della fiera di Trieste.

 Sono contento di aver partecipato a una bella e interessante edizione, quella 2014, che si è svolta nella grande e imponente struttura della Stazione marittima, nello stesso specchio di mare che riflette la stupenda piazza dell’Unità d’Italia di Trieste, e si chiusa lunedì.

 Una manifestazione tutta e solo dedicata all’Olio, che ha registrato due record: quello del numero di visitatori (10.600) e dei Paesi partecipanti.

 Una mostra ancor più internazionale, che ha sempre più lo sguardo puntato verso il Nord dell’Europa, un mercato straordinario per numero e interesse di consumatori, che, però, dev’essere conquistato all’olio extravergine di oliva, soprattutto quello dei produttori e dei territori vocati alla qualità.

 Quest’anno tra le Regioni presenti non c’era il Molise, ma non mancava l’olio molisano con la presenza di tre aziende espositrici, Marina Colonna di San Martino in Pensilis, Oleificio Di Vito di Campomarino e la cooperativa olearia di Venafro.
È da segnalare il successo dell’azienda Marina Colonna che, con il suo olio selezionato tra i finalisti della categoria fruttato leggero, solo per poco non c’è l’ha fatto a salire sul podio dei vincitori.
 
Un risultato comunque importante e significativo che merita un applauso, soprattutto perché ha fatto onore all’olivicoltura molisana e dato immagine al Molise.

 Meritano di essere ricordate le tre aziende vincitrici, due italiane (Olio Castro della Sicilia per il fruttato leggero e Frantoio Romano della Campania per il fruttato medio) e una spagnola, la Masia el Altet di Alicante.

 Nel corso dei quattro giorni, tanti gli incontri che hanno affrontato vari temi riferiti all’olivicoltura e all’olio.

 Ne ricordo uno in particolare, quello che ha parlato di “territorio, alimentazione e turismo” ed ha dato il via ufficiale alla grande manifestazione delle Città dell’Olio, Girolio, che quest’anno ovunque farà tappa ricorderà i 20 anni di quest’associazione.

 L’Associazione cara al Molise, la Regione che, come molti sanno, nel lontano 17 dicembre 1994, è stata, con Larino,  la culla delle Città dell’Olio.

 Ho avuto modo, intervenendo, di ricordare questo importante evento e di ringraziare del prezioso contributo l’Enoteca Italiana di Siena e la Provincia di Campobasso, che si è fatta carico di tutta la fase di preparazione.

 Un’importante realtà, le Città dell'Olio, che sta dando un contributo notevole alla crescita della cultura dell’olio, la salvaguardia e tutela del paesaggio olivicolo e della biodiversità, la valorizzazione dei nostri preziosi oli e dei territori che danno origine alla qualità degli stessi.

 Merito del primo presidente Carlo Antonini di Trevi, dei tanti amministratori e collaboratori, e, ancor più, dell’attuale presidente, Enrico Lupi di Imperia, che, nel corso di tanti anni, ha portato l’Associazione a vivere tanti successi e a superare il traguardo delle 350 Città dell’Olio associate. 
Lunga vita Città dell’Olio.
  


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