MEDITERRANEITA’ COME STILE DI VITA

foto ricordo dell'ultimo degli appuntamenti dell'evento "I Venerdì della Biblioteca", con il Dr. Marco Tagliaferri al centro.
Con questo tema si è chiuso il ciclo degli incontri organizzati dal Lions Club Larino,  “il venerdì in biblioteca”, iniziati il 25 Ottobre dello scorso anno e condotti con grande cura da Pasquale Gioia che, ogni settimana, ha presentato i 24 relatori che si sono alternati nella presentazione di temi di grande interesse e attualità.
Un’esperienza che il Lions, d’accordo Marco Tagliaferri e il nuovo Presidente, la larinese Angela Vitiello,  è intenzionato di continuare coinvolgendo le altre associazioni e sempre in collaborazione con il Comune di Larino rappresentato dal Presidente del Consiglio, Michele Di Carlantonio.
Davvero bella e interessante la lezione di Marco Tagliaferri, che a Larino ha dedicato una serie di belle idee, non ultima quella della trasformazione dell’ospedale G. Vietri in un centro di prevenzione per non arrivare alla malattia e, così, aver bisogno della cura.
Un’idea rivoluzionaria che, se fatta propria e sostenuta dai larinesi e posta all’attenzione del governo regionale, avrebbe avuto la forza di mantenere in piedi una struttura che, in pratica, sta chiudendo, purtroppo nella rassegnazione generale e con lo spreco di chiacchiere che hanno portato alla situazione in cui versa il Vietri.
Bisognerebbe parlare di quelli sempre pronti a mettersi dietro gli striscioni; applaudire il governatore di turno; non capire la proposta di Tagliaferri, come ieri non hanno capito il piano Astore, la Maugeri o la proposta di un distretto geriatrico che i soliti ciarlatani hanno subito definito ospizio! Eppure di "ospizio" ne ha bisogno, più che mai, Larino, e non solo, anche il Molise e le regioni confinanti.
Un’idea stupenda, dicevo, anche perché direttamente collegata al territorio molisano e alla sua capacità di produrre cibo di qualità e, quindi, all’alimentazione sana, e, soprattutto, a quello stile di vita espresso dalla “Mediterraneità” di cui il Molise è degno rappresentante.
Stile di vita elemento centrale di quel riconoscimento da parte dell’Unesco – ci tiene a sottolinearlo Marco Tagliaferri – prima ancora di un modo di mangiare, che è sì importante ma che rappresenta, però, solo una parte di quel modo di essere e di comportarsi, di vivere la propria identità che il territorio esprime con la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni, l’ambiente e il paesaggio.
Una Piramide, quella dello stile di vita, che va oltre l’alimentazione, nel momento in cui poggia sull’attività fisica, la convivialità della tavola, la stagionalità degli alimenti, la tipicità e la diversità. C'è da dire che la “Mediterraneità” è anche valorizzazione della storia umana (s’incarna bene con la storia di una città antica e dalle forti tradizioni rurali, qual è Larino), come pure di quel tipo di sviluppo di cui ha sempre più bisogno il mondo, sostenibile e solidale.
In questo senso è sempre più urgente il recupero della cultura della frugalità e della semplicità, della sobrietà e della moderazione se si vuole avere premura e cura dell’ambiente. Insieme con questo recupero, "fondamentale – ha proseguito Marco Tagliaferri - è anche quello che tiene in considerazione il tempo per vivere la ritualità del cibo". In particolare l’arte della cucina, la sua poesia, il suo canto con note di profumo e di sapore.
Portare avanti la “Mediterraneità” vuol dire certamente tutelare la nostra salute, ma anche indicare un modello sociale, economico e politico e, in questo modo, dare continuità a una storia di millenni che il mondo moderno non è riuscito a leggere e la pesante crisi lo sta dimostrando.
Un discorso che, personalmente, mi trova completamente d’accordo ed è per questo che ho scelto il territorio come bandiera da sventolare, raccontare e difendere. Ora, in questa fase critica, quando è sempre più evidente il rischio che il territorio diventi poca cosa per colpa  di chi ha scelto il profitto, personale e immediato, e non l’impegno e il peso di costruire il futuro, lasciando alle nuove generazioni il solo bene a disposizione.
Per fare questo c'è bisogno, però, non di egoismo e avidità, ma di lungimiranza che il sogno, e solo il sogno, sa dare.
pasqualedilena@gmail.com

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