"Piccolo grande Molise" 2

Le ali della farfalla Molise

Nel libro “la teoria del caos” si legge che  “non si può cogliere un fiore senza turbare una stella” o, anche - come più mi piace pensare - "affascinare una stella".

Si dice anche che il minimo battito d’ali di una farfalla, per esempio a Montelongo o a Castelpizzuto, sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo, che so’ in Australia o Nuova Zelanda.

La farfalla Molise richiama in me questa metafora e mi porta a immaginare il suo battito d’ali capace di scatenare, non un uragano, ma una voglia di emulazione dei suoi progetti e delle sue realizzazioni, nel momento in cui si decide di fare di una regione, che è piccola e grande insieme, un laboratorio utile al Paese.

Partendo dal suo stato di farfalla, cioè sensibilità e fragilità insieme e, come tale, espressione alta di sostenibilità ambientale, per sviluppare, in ogni campo che riesce a esprimere, le straordinarie potenzialità con i risultati a disposizione del Paese.

In questo senso io dico “il piccolo grande Molise”  e lo dico soprattutto quando penso che c’è un Molise di poco più di trecentomila abitanti, suddiviso in 136 territori segnati da poche case come Provvidenti o Conca Casale.

Un Molise piccolo di fronte a quello grande che, segnato dalle ricorrenti emigrazioni, è sparso in ogni parte del mondo.

Unire saldamente queste due realtà in unico Molise, quello della programmazione e della progettualità, per sognare, nel momento in cui si lavora per realizzarlo, ancor di più il futuro di questa nostra stupenda terra che, se uno pone attenzione, non invecchia mai, anzi, con il tempo ringiovanisce e diventa, come lo è in questo momento storico, di grande attualità.

Nessuna delle restanti diciannove regioni italiane è più attuale del Molise e dico questo con grande convinzione e forza per smentire quanti parlano e sparlano del Molise, soprattutto quando dimostrano di non conoscerlo o di conoscerlo solo in parte. 

Perdere questa straordinaria opportunità, generata dalla crisi di un sistema, da tempo fallito,e, per questo, ancor più ingiusto e spietato con i deboli, vuol dire ridurre il Molise a poca cosa o, ancora peggio, al servizio di altre realtà.

C’è bisogno di contrattaccare e di far capire, a quanti stanno perdendo energie e tempo per ridar via a un passato che non c’è più,  di spendersi per unire il piccolo e il grande Molise in modo da far esprimere potenzialità inaspettate a questa nuova realtà, soprattutto per quanto riguarda il recupero di strutture e infrastrutture che caratterizzano fortemente il territorio, proprio perché profondamente ad esso legate.

Ecco, facciamo battere le ali della farfalla Molise con progetti e programmi e rimaniamo in attesa per capire gli effetti prodotti, qui e altrove.
 
 
continua

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