i 100 anni di Frank Sinatra

Frank Sinatra
Oggi è il compleanno di Frank Sinatra. Avrebbe festeggiato i 100 anni, un secolo di vita, il grande cantante e attore che per tutti noi era the Voice, la voce.

Ho avuto la fortuna, grazie agli amici del Ristorante  "Celestino's", i fratelli Celestino e Pino Posteraro, che hanno invitato l'Enoteca Italiana a fare una selezione di vini per la grande cena della serata di gala, dando così a me la possibilità di conoscere Sinatra e di vivere, agli inizi degli anni '60, tre giorni al suo Rancho di Palm Spring. L'occasione, un torneo di golf organizzato dalla moglie Barbara per raccogliere fondi per la costruzione di un ospedale per bambini nella cittadina costruita in mezzo al deserto californiano.

Un torneo che vedeva comuni cittadini paganti, non ricordo se mille o tremila euro, giocare insieme con illustri e famosi protagonisti del cinema, dello spettacolo, dell'arte, della politica, della televisione. Per quelli che volevano partecipare alla cena ed alla grande festa, il prezzo saliva a venticinque mila dollari americani!

C'erano gli olivi nel Rancho "Mirage" di Sinatra (non lontano da quello di Bing Crosby), che ho avuto modo di vedere subito la mattina successiva al mio arrivo, quando sono andato a salutarlo al bar che dava sul suo grande giardino.
Era con un suo amico davanti al bancone che beveva, non un caffè, quando Frankie Randall, suo collaboratore, grande pianista e cantante poi diventato un mio caro amico, mi ha presentato come quello che veniva dall'Italia ed aveva portato grandi vini per gli ospiti della Frankie Reandallserata.

Anche Frankie non c'è più, è venuto a mancare non molti mesi fa.

Mi ha stretto la mano e mi ha salutato dicendomi "Buongiorno, come sta, benvenuto in questa mia casa e grazie per i vini". Non ricordo la mia risposta e il resto del dialogo emozionato com'ero di essere di fronte a una leggenda vivente.

Poi ci siamo risalutati la sera, prima della cena, al suo rientro dal concerto con Dean Martin e Julio Iglesias, per la foto di rito, che in questo momento non ritrovo.

Prezioso compagno di quella indimenticabile avventura, Franco Piattelli di Montecatini che, da qualche anno, con il suo amico Giovanni, aveva aperto un ristorante a Charlotte in North Caroline. Prezioso, non solo come interprete, ma per essere riuscito a fare arrivare il vino poche ore prima della grande cena. Un'avventura che è continuata, nei giorni successivi, con un viaggio in macchina sulla famosa statale 10 fino a Sacramento e poi a Napa Walley e San Francisco e da qui, con l'aereo, fino a Vancouver. Con Franco Piattelli, che so di nuovo nel suo ristorante di Montecatini, da allora siamo grandi amici.

Frankie Randall ci ha fatto compagnia tutto il giorno, portandoci in ogni luogo di quella grande casa, non ultimo il grande salone dove c'era la grande collezione di trenini che prendevano molto del tempo libero di Sinatra, diviso in parte con quello dedicato alla pittura.

E, poi, dentro la cucina non grande e la presentazione del cuoco, uno svizzero dalla grande mola, amante dell'olio della Provenza che, secondo lui, era il migliore.

Pino Posteraro "cioppino's
Un cucina occupata anche da Pino, che non da molto aveva dato spazio, nel ristorante del fratello Celestino, a questa sua passione. In un giorno Pino, nonostante la poca esperienza. è riuscito a mettere a disposizione degli ospiti della grande cena, oltre 30 assaggi e tutti dalla grande bontà, ai quali io avevo abbinato i vini.

Pino non è più a Toronto ma, dal 1999, nel centro sciistico non lontano da una città stupenda, Vancouver, che ho avuto la fortuna di visitare più volte, ancor prima dei festeggiamenti del secolo di vita di quella che è diventata la capitale della Provincia che affianca il Pacifico, la British Columbia.

Mi è stato raccontato da amici  ed ho avuto modo di leggere recensioni su di lui e il suo ristorante che dicono che è diventato un personaggio con il suo ristorante, oggi uno dei più famosi del Canada. Da quella prova ben riuscita non poteva essere altrimenti. Troppo facile per me dire ora  "io lo sapevo", dato che l'avevo visto operare come un veterano in una situazione che avrebbe fatto tremare i polsi anche al più esperto e navigato dei cuochi.

Buon compleanno Frank, buon lavoro Pino e grazie ancora Franco
pasqualedilena@gmail.com
 

Commenti

  1. È bello saper ricordare cosi bene,ti invidio questa tua bella qualità xxxooo

    RispondiElimina
  2. grazie Anna e a te un abbraccio con l'augurio di una buona domenica

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe