E la Terra?

Saluto l’approvazione del referendum ma non posso non pensare alla storia, soprattutto quella recente, che ha mostrato e mostra che il prezzo per estrarre petrolio supera, e di gran lunga, il suo reale valore, visto che per acquisire un giacimento petrolifero si distrugge ciò che è più sacro per l’uomo e la natura nel suo complesso, il territorio.

Non solo quello marino che, certamente importante, è, però, solo una parte del processo di distruzione, in considerazione del fatto che le trivellazioni e la creazione di giacimenti petroliferi riguardano anche il territorio non coperto dal mare. No Triv solo per il territorio marino, a mio parere, limita la lotta e rischia di ridurla a poca cosa e, così, restare con un pugno di mosche in mano.  

 Ha senso un processo che distrugge, e non solo con le trivellazioni e estrazioni ma anche con le guerre, il proprio territorio, cioè una regione, un Paese? Certamente No! E' per questo che bisogna dire NO SBLOCCA ITALIA E NO TRIV ovunque e comunque.

NO SBLOCCA ITALIA E NO TRIV, SI’ AL CIBO, ALLA STORIA, ALLA CULTURA, ALLE TRADIZIONI, ALL’IDENTITA’ E DIVERSITA’. SI’ AL TERRITORIO.



Commenti

  1. " ogn'ora part nu tren" Per la verità i treni non partono più o quasi ma il detto paesano voleva dire che spesso non facciamo scelte, come se prendere un treno o quello successivo fosse stato uguale, o magari, lo era per chi partiva senza meta. E' un po' il "destino" di molti che costretti a rincorrere gli eventi non riescono più a programmarne uno. Ecco perché è necessario ritornare a scuola di società. Possiamo e dobbiamo farlo, perciò anche o dico "NO SBLOCCA ITALIA E NO TRIV, SI’ AL CIBO, ALLA STORIA, ALLA CULTURA, ALLE TRADIZIONI, ALL’IDENTITA’ E DIVERSITA’. SI’ AL TERRITORIO".
    Carmine Lucarelli

    RispondiElimina
  2. non avevo dubbi sulla tua adesione a No Sblocca Italia, No Triv

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Nel 2017 il mondo ha perso un’area di foreste grande quanto l’Italia. L’indagine di Global forest watch

Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura

La tavola di San Giuseppe