RAGIONARE E STARE INSIEME PER PROGRAMMARE IL DOMANI

   TI TOLGONO LE CURE E GLI OSPEDALI E PRETENDONO ANCHE DI NON ESSERE GIUDICATI

La salute è un bene prezioso, ancor più per chi ne ha più bisogno (bambini e anziani, oltre alle persone che hanno malattie croniche). La salute, con la fame crescente di denaro e di profitto, te la tolgono con il furto di territorio e l’inquinamento di quello che resta (aria, acqua e terra) e questi nuovi padroni, per completare la loro opera, ti tolgono anche gli ospedali e le prestazioni sanitarie mettendo tutto nelle mani dei privati. Per loro puoi crepare, se questo tuo venir meno porta a accumulare profitti!
In pratica, te la tolgono e tu ti devi arrangiare se vuoi sopravvivere. Una delle tante perle del governo Renzi e del suo Pd, con il Ministro della salute. Lorenzin, che ride quando annuncia che sono state cancellate 220 prestazioni sanitarie!
A spiegare l’arroganza del potere il Direttore generale della salute, nota come “lady di ferro”, che, l’altro giorno a Isernia, chiamata da un Di Laura Frattura che voleva raccontare alle persone lo sfascio prodotto dal suo governo della sanità molisana,  commenta l’andamento un po’ animato dell’incontro dicendo che non si può essere privilegiati e la situazione bisogna accettarla così e basta. Come dire, la salute o ce l’hai o ti arrangi!
Curiosa, ma non strana, la guerra interna al Pd, con i rappresentanti in Parlamento che non dicono niente a Roma e si mettono a fare proposte nel Molise, in contrapposizione alle decisioni dei loro amici di partito. Paura di Renzi o di cadere nell’anonimato? Paura di Renzi e di cadere nell’anonimato e non contare più niente.
Sia gli uni che gli altri hanno lasciato fare Iorio, che ha dato spazio alla discesa rinviando quello che doveva essere fatto subito e bene, e, quando hanno preso in mano il testimone l’hanno lasciato cadere subito per inadeguatezza al mandato loro dato dai molisani.
La tragedia è che senza salute la vita di chi la salute non ce l’ha e quella dei suoi familiari diventa sofferenza,  dolore.
Un consiglio da dare a chi, prossimamente a Larino o a Venafro, viene chiamato a partecipare a un incontro sulla fine della sanità molisana, è quello di non andare perché è vero quello che dice il direttore generale della salute, non serve perché tutto è già stato deciso.
E’ importante, invece, utilizzare il tempo a stare con tutti gli altri organizzando incontri per ragionare e capire quali iniziative prendere, non solo  per la sanità e l’utilizzo delle strutture che hanno giù cancellato, ma anche per i tanti problemi irrisolti e sempre più gravi. Penso all’agricoltura che muore per mancanza di programmazione e il prezzo dei prodotti scesi ancora di un altro 2,5% nel 2015; l’aria che non si respira intorno a nuclei industriali; le trivellazioni già decise che feriscono l’Adriatico e il 62% del territorio molisano; l’arrivo dell’elettrodotto Gissi – Larino; il riciclaggio dello zuccherificio in una centrale a biomasse e/o inceneritore; l’acqua del Liscione inquinata; la legge elettorale che ha peggiorato il porcellum; la legge Renzi – Boschi che, modificando la Costituzione, non fa altro  che azzerare la volontà del popolo sovrano; il rischio di nuove pale eoliche solo per accontentare la malavita organizzata; la piaga delle droghe, in primo luogo la legalizzazione e promozione del gioco di azzardo; lo stato di rassegnazione che il momento determina, ma che bisogna presto superare per dare avvio e forza alla lotta che bisogna fare.
Ragionare e stare insieme per programmare e partecipare alle scelte e ridare alla politica quella dignità che il sopravvento della finanza e dei poteri forti le hanno tolto.

Commenti

  1. http://oml2010.blogspot.it/2016/01/art-32-della-costituizone-il-forum-dei.html

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  2. Ormai da lustri l’indagine demoscopica annuale che il prof. Ilvo Diamanti consegna alle cronache nel dicembre dell’anno indagato, rileva crescenti disprezzo e sfiducia nella pessima offerta politica nella quasi totalità della Cittadinanza, sia in quella più evoluta che in quella meno accorta. Pare che proprio tutti, 97% nel 14, 95% nel 15, si siano resi conto di questo accidente della storia che promuove la mediocrità ed emargina le eccellenze del Paese dalle istituzioni e dalla politica. Percentuali confermate dal crescere dell’astensionismo: alle ultime regionali emiliane ha raggiunto il 61% a cui va aggiunto il 13 avuto dal M5S di eguale segno, mentre il mancante 20 è andato al seggio turandosi il naso per votare il meno peggio o il male minore!

    Ma se in Spagna il prof. Pablo Iglesias ha capito qual’era la via per il cambiamento, i professori di PODEMOS che guidano la Cittadinanza contro la casta per sostituirla con persone degne, pare che da noi ancora nessuno abbia colto in quelle percentuali bulgare, l’ENORME POTENZIALE DI CAMBIAMENTO che esse inequivocabilmente rappresentano.

    Non è possibile lasciar decadere in una vana attesa questo ENORME POTENZIALE DI CAMBIAMENTO, NE PERDERE GLI STRUMENTI CHE ANCORA LA COSTITUZIONE CI METTE A DISPOSIZIONE con percorsi inefficaci o di troppo lento e lungo sviluppo!

    “I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni efficaci.” (Mahatma Gandhi)

    “La nostra Costituzione – ripeto: se la sappiamo leggere – è come un serbatoio che racchiude quelle energie, alle quali possiamo attingere nei momenti di difficoltà.” (G. Zagrebelsky),

    “La Costituzione vive dunque non sospesa tra le nuvole delle buone intenzioni, ma immersa nei conflitti sociali. La sua vitalità non coincide con la quiete, ma con l’azione. Il pericolo non sono le controversie in suo nome, ma l’assenza di controversie. Una Costituzione come la nostra, per non morire, deve suscitare passioni e, con le passioni, anche i contrasti. Deve mobilitare”. (G. Zagrebelsky).

    "Sovranità Popolare REALIZZATA, non solo enunciata, e Democrazia Diretta Propositiva per Difendere e Rilanciare la qualità della Democrazia e la Costituzione !"

    Paolo Barbieri

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  3. che cosa posso aggiungere se non la mia piena condivisione che, però, diventa preoccupazione con i dati da lei riportati. Sono stati, del resto, questi dati a far dire a Renzi che se perde se ne va a casa. c'è tempo per recuperare se ognuno di noi s'impegna a recitare bene la sua parte con tutti i mezzi a disposizione e in grado di informare e coinvolgere le persone. Una buona serata

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