Inaugurazione di Piazza Paul Harris a Termoli

di Franco Cianci 

Mi piace innanzitutto ricordare la figura di Domenico Sbrocca, veterinario, nato a Matrice (Cb), res.te all’epoca a Montenero di Bisaccia, padre dell’attuale Sindaco di Termoli avv. Angelo Sbrocca, che fu uno dei fondatori del Rotary Club di Termoli.

A lui va preliminarmente il mio messaggio di saluto e di commosso ricordo.

 Non posso iniziare questo mio breve, come spero, intervento, se non ricordando la fantastica vita di Paul Harris  - nato a Racine  (Wisconsin), nel 1868 e morto a Chicago il 27.1.47 - che nel febbraio del 1905, insieme a tre suoi amici di varie estrazioni sociali  (un venditore di carbone, un ingegnere minerario ed un sarto) fondò, nella disperata Chicago, dove il segno generale erano la solitudine e la incomunicabilità tra la gente, il Rotary club.

Sono passati da allora 111 anni e la strada percorsa è stata intensissima, intricata, piena di successi ma anche di insuccessi e di contrasti.

Era in realtà l’America e lo spirito americano che fu sempre tributario verso la civiltà europea delle sue radici e del suo mondo culturale e spirituale che cercava di rientrare nell’Europa, dopo un cammino che era cominciato dall’Europa verso l’America, con il fantastico battello Mayflower, nel 1620, a poco più di cento anni dalla avventura colombiana, con il suo carico di gesuiti padri pellegrini e tutto il retaggio delle tradizioni culturali inglesi ed europee che diedero inizio alla più fantastica avventura umana che si compì negli Stati Uniti d’America.

Progetti straordinari ed ambizioni sarebbero stati realizzati nel corso del secolo XX, tra i quali il più importante quello di avere quasi totalmente debellato la poliomielite nel mondo, attraverso la vaccinazione di quasi due miliardi di bambini, vaccinati personalmente dai volontari del Rotary, uomini e donne, che si spingevano, e si spingono ancora, in tutte le parti più remote e pericolose del pianeta e che ha avuto apprezzabili riconoscimenti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) da Paul Getty che ha donato alla Rotary Foundation qualcosa come un miliardo di dollari, dalla Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che hanno riservato, addirittura, al Rotary un posto permanente di ascolto e di comunicazione.

Non posso, pertanto, che essere vivamente grato al Sindaco di Termoli, avv.Angelo Sbrocca e al suo Vice Sindaco, prof.ssa Maricetta Chimisso e naturalmente a tutti i membri della amministrazione comunale termolese, per avere aderito e, quindi, fatta propria l’idea tutta rotariana del club di Termoli, di intestare questo luogo e questo bellissimo parco, che fu creato dall’allora Sindaco (se mal non ricordo , Alberto Montano), a Paul Harris.

Questa iniziativa è destinata, quindi, a diventare una delle più importanti del nostro Distretto, che comprende Marche, Umbria, Abruzzo, Molise e, fino a qualche tempo fa, l’Albania, e dovuta, quindi, al club di Termoli, per la fondazione del quale ebbi incarico, nel 1964, dall’On. Francesco Colitto, padre costituente (egli fece parte della Commissione dei 75, insieme a personaggi come Piero Calamandrei, Palmiro Togliatti, Alcide De Gasperi, Umberto Terracini, Gaspare Ambrosini, Aldo Moro, Giorgio la Pira, Dossetti ed altri, per rifondare l’Italia, attraverso una nuova Costituzione che rielaborasse tutta la storia remota e recente dell’Italia (e in particolare la tragica esperienza della II guerra mondiale e del nazifascismo) e di creare le basi perchè non potessero più accadere eventi come quelli della prima metà del secolo scorso, in cui si succedettero due guerre mondiali, esperienze totalitarie funeste e tutto quello che di peggio vi è stato e vi è tuttora, per l’uomo: razzismo, estremismo, intolleranza, guerre feroci, olocausti ecc.

Dovetti a quell’epoca intervistare, colloquiare con molti personaggi della nostra città, come Alfredo D’Andrea, Florindo D’Aimmo, futuro Presidente del Consiglio  Regionale, e, poi, della Regione Molise, lo stesso Vescovo di Termoli che però non accettò l’invito a farne parte ed altri autorevoli volenterosi amici di Termoli, per costituire finalmente nella primavera del 1968, il terzo club molisano del Rotary.

Quindi, è con viva emozione che ricordo non solo tanti amici , molti scomparsi, tra cui Giampaolo Tagliaferri, allora Governatore del Rotary, i cofondatori e soprattutto i presenti per la inaugurazione di questo parco a Paul Harris.

Mi viene una idea e la lancio, nel vivo augurio che possa essere raccolta dalla amministrazione Comunale di Termoli e portata a termine, perchè non trasformare questa area in un luogo di particolare attrazione culturale, come può essere, ad es, un teatro  o un auditorium; sarebbe una realizzazione fantastica e duratura, luogo di culto intellettuale, morale, etico, di ascolto, di celebrazione, molto importante per la rivitalizzazione di una città come la nostra .

Tante piccole realtà anche inferiori a Termoli, hanno i loro teatri e i loro auditorium , potrei ricordarne tantissimi ma mi basta ricordare Campobasso, la piccola Larino, Fermo, Iesi, Todi, Gualdo Tadino, Orvieto, Spoleto, Matera, che hanno fatto di questi luoghi di culto intellettuale la loro forza di comunicazione e la loro capacità propulsiva di idee, di cultura, di saggezza.

La grandezza del Rotary è infatti il culto dell’ambizione e degli ideali; la capacità di sfida alle difficoltà, che inevitabilmente si addensano  davanti ad ogni iniziativa.

L’ambizione unita agli ideali, alle responsabilità dell’etica , dei fattori sociali è la grande molla dell’uomo : furono una ambizione e una sfida quella, ad es, di Ulisse per  la conquista e il superamento delle colonne d’Ercole, perfettamente eguale quella di Colombo nella conquista dell’America, gli esempi potrebbero continuare all’infinito, che segnarono le pietre miliari del progresso e del cammino della umanità.

Nei piccoli, quanto nei grandi orizzonti che l’uomo si propone  - le dimensioni in realtà non contano – l’ambizione, la moralità, la sussidiarietà, la solidarietà sono state sempre le armi vincenti dell’uomo .

Tolomeo o Galileo, Einstein o Armstrong e tanti altri, possono considerarsi come gli artefici di questo straordinario, fantastico, avventuroso cammino dell’uomo verso il futuro.

E, quindi, attraverso il lancio di questo progetto che potrebbe essere realizzato in un luogo che sta tra il mare, il grandissimo mare Adriatico (grandissimo per intensità di storia, di culture che vi si affermarono, di cui anche il Molise in qualche modo si giovò, attraverso le immigrazioni di comunità croate ed albanesi) sotto il profilo etico e politico e la parte arretrata della nostra città, potrà diventare il luogo del futuro.

I mezzi ci sarebbero : la Rotary Foundation, attraverso i meccanismi del matching grant, le associazioni e naturalmente il Comune di Termoli e i cittadini tutti, tra i quali mi autocandido ad essere sottoscrittore di quota.

Non posso dimenticare in questo momento, quando, sotto la spinta propulsiva del rotary club, nei primi anni del 1970, con la collaborazione di una commissione che si prefisse di consultare tutti i cittadini di Termoli per l’acquisto di un grande organo monumentale da installare nella cattedrale di Termoli, che venne appunto realizzato sull’onda emotiva di concerti dell’organo Hammond stupendamente suonato dl maestro Giordano Giustarini, uno dei più grandi organisti dell’epoca, da me direttamente contattato a Siena.

Bene, con questo chiudo .

Un grazie ancora al Sindaco, al Vice Sindaco, a tutto l’apparato comunale, a tutto il Rotary  Club, in particolare a Lino Bianconi e a tutti i dirigenti del club .

Franco Cianci

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