Dal mercato la sola vera risposta al bisogno di reddito dei nostri vitivinicoltori, e non solo.

Per la campagna 2017-2018 è pari a 1.735.472 di euro la dotazione per il Molise dai fondi Ocm (organizzazione comune del mercato) sui 336 milioni di euro destinati all’Italia.
Una bella cifra che riguarda la Ristrutturazione e Riconversione dei vigneti (916.212 euro  su 140 milioni a livello nazionale); la Promozione nei Paesi terzi (401.344 euro sui 101,9 milioni a livello nazionale); la Vendemmia verde (83.282 euro su 10 milioni a livello nazionale); Investimenti (334.634 euro su 45 milioni a livello nazionale).
Una ripartizione a misura del Molise, con la sua superficie vitata di poco superiore ai 5.500 ettari ed una produzione, calata negli ultimi anni, di poco superiore ai 250 mila ettolitri di vino, di cui 75% rosso e il rimanente 25% bianco. Cala (8/9%) la produzione dei  4 vini Doc (Biferno, Pentro o Pentro di Isernia, Molise o del Molise, Tintilia del Molise) a vantaggio (16%) delle due Igt ( Osco o Terre degli Osci e Rotae). Il resto della produzione è vino da tavola, bianco e rosso.
Risorse importanti per un ulteriore ammodernamento, dopo la rivoluzione negli anni ’60,  della vitivinicoltura molisana, con la sua estensione lungo la fascia adriatica, come coda di quella abruzzese, e il lento impoverimento nelle aree interne con l’espianto di piccole, ma pur importanti, vigne, soprattutto di Tintilia.
Importanti, e, se bene utilizzati, salutari  i 401.000 euro destinati alla conquista dei mercati terzi, cioè quelli dei Paesi che non fanno parte dell’Europa, in particolare quelli emergenti o là dove il vino ha dimostrato di avere un suo spazio, con nuovi consumatori che vogliono la qualità.
E il Molise è, oggi - dopo un percorso non facile, e, grazie alla riscoperta della Tintilia, prima inserita nella Doc “Molise” (1998) e, poi, staccata per una denominazione tutta sua “Tintilia del Molise”, riconosciuta nel giugno 2011 – in grado di garantire vini di grande qualità.
Una Regione, qual è il Molise, che ha forte e urgente bisogno di dotarsi di un’attenta strategia di marketing, altrimenti rischia di non far fruttare queste risorse e, così, perdere un’altra occasione, dopo quella di due o tre anni fa, quando i 400mila euro dell’Ocm sono stati stornati e utilizzati per le ristrutturazioni delle vigne. Una importante occasione persa per fare del mercato il punto di riferimento dei nostri bravi vitivinicoltori e dare al mercato (non alle elemosine) la risposta al bisogno di reddito dei viticoltori e, non solo, dei produttori tutti. Sapendo anche che il mercato non s’inventa e che esperienze non preparate e curate possono diventare un boomerang per le azioni da fare domani.
Ancora più bravi, i nostri vitivinicoltori, se mettono in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per vivere i mercati terzi che s’intendono scegliere e battere con un programma triennale, in modo da evitare le toccate e fuga, cioè le azioni che fanno solo sprecare denaro e tempo. Penso, soprattutto, ai Consorzi di tutela, quello nato da tempo intorno alla Doc “Molise” e quello del vino “Tintilia del Molise”, appena costituito.
Due strumenti importanti per fare sistema e programmare il futuro della vitivinicoltura molisana, e, con i vini, gli oli delle 18 varietà autoctone, i latticini e i formaggi, l’insieme dei prodotti testimoni di un territorio che li esprime con la diffusa ruralità e la ricca biodiversità, la bellezza di paesaggi, le antiche tradizioni, tanta storia e tanta agricoltura contadina.
Un modo per fare del vino, di questi prodotti, dei caratteri unici del Molise, l’occasione di attirare l’attenzione di consumatori che diventano facilmente turisti  nelle mani di guide speciali come “Andar per vini o Andar per oli extravergini di oliva nel Molise”.
Una vitivinicoltura moderna quella del Molise, con la gran parte delle trenta e più aziende imbottigliatrici nate agli inizi di questo secolo, tutte in mano a giovani; la Tintilia, il suo testimone principe e la qualità che trova sempre più riscontro nei giudizi degli esperti che animano i concorsi e le guide. Vini sempre più vincenti e le ultime due guide “Vitae” dell’Ais e “Prosit” dell’Onav, le due organizzazioni che, insieme, all’Aspi, l’associazione degli assaggiatori professionisti, stanno dando un grande contributo di passione e impegno alla diffusione della cultura del vino, che è voglia di far vincere il Molise.
pasqualedilena@gmail.com




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