U PENZIERE E IL DIALETTO, LE LINGUE, L'IDENTITA'


Al dialetto larinese, ai dialetti molisani e a quelli sparsi sui mille territori italiani.
Alla lingua italiana e alle lingue di ogni Paese del mondo, in un momento in cui queste straordinarie espressioni d’identità rischiano di essere cancellate e di rimanere schiacciate definitivamente sotto il rullo compressore dell’omologazione e della uniformità per colpa della loro
diversità.
A questi fondamentali valori la ristampa, dopo 28 anni – grazie alla mia Flora - de “U penziere”, questo mio libro di poesie in dialetto larinese, tradotto anche in inglese. Duemila copie diffuse ed esaurite dopo una serie di presentazioni a Larino, Firenze, Siena, Lucera, Campobasso, e, poi, in Canada (Toronto, Vancouver, Montreal, Hamilton), negli Stati Uniti, al “Coffee Hause”, il più antico circolo culturale di New York.
Ed è qui, in questi incontri con centinaia di persone, che non conoscevano neanche l’italiano e mi applaudivano,che ho capito la forza del dialetto quando anima la poesia.Al dialetto, alla mia lingua nativa, di nuovo una copia de “U Penziere”, un libro davvero fortunato.

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