La voce del territorio
Come lo scorso anno un’intensa riflessione sui possibili
turismi che questa nostra terra ha le possibilità di esprimere.
Il maestro Piero Ricci e la sua zampogna,
Mario Ialenti, Mons. Angelo Spina e Domenico Di Luzio
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La Voce del Pastore, l’iniziativa promossa dalla Conferenza
Episcopale Abruzzo-Molise per il Turismo, alla sua seconda edizione, ha vissuto
anche questa volta quel luogo incantevole che è La Piana dei Mulini, l’Albergo
diffuso- Ristorante, posto là dove si spande il verde della biodiversità e si
può ascoltare, come sottofondo, lo scorrere lento del fiume Biferno, appena
all’inizio del suo percorso. Come lo scorso anno i suoni e i canti dolcissimi
dei zampognari di S. Polo Matese a dare il senso di appartenenza a un territorio che distende all’ombra del
Matese, la catena di montagne che si divide tra Molise e Campania, da poco
riconosciuta nella sua interezza Parco Nazionale. Una grande opportunità per
uno sviluppo programmato, produttivo e turistico, che, per dare i suoi frutti e
influenzare positivamente il resto dei territori della nostra Regione, ha
bisogno di una programmazione, di quel Piano di sviluppo che non c’è, per
approntare strategie, in particolare quella di marketing.
Un aspetto,
quest’ultimo, fondamentale per allestire strutture e organizzare strumenti,
creare professionalità, comunicare e far vivere i tanti piccoli, ma sempre più
attrattivi, territori del Molise, con le altre montagne, le tante colline, il
mare; la storia di secoli e, nella gran parte dei casi, di millenni; la
cultura; la ruralità, più diffusa che altrove, al pari della biodiversità; il
paesaggio, o meglio, i paesaggi che incantano con la loro bellezza, là dove non
maltrattati dai pali eolici e da altre strumentazioni, poste, il più delle
volte, senza criterio; l’agricoltura quale fonte di cibo ed espressione alta
delle migliori e, spesso, singolari tradizioni legate al folclore, alla cucina,
alla trasformazione e conservazione dei prodotti.
Un pacchetto ricco di opportunità, soprattutto se si pensa
alla diffusa realtà delle chiese e delle cattedrali, grandi contenitori di
storia, cultura, arte, come prezioso filo conduttore. In pratica, un glocale in grado di poter parlare al globale, cioè a un mondo sempre che,
oggi più che, mai ha più bisogno di camminare, scoprire, emozionarsi, mangiare
sano, vivere un stato di benessere, sentire il racconto del passato per vivere
meglio il presente e organizzare il domani; utilizzare più il volto che il viso,
o la faccia, e aprirsi all’altro con il dialogo. Queste ed altre riflessioni,
tutte legate al momento che viviamo con i tanti silenzi e i rischi di
isolamento, facile a trasformarsi in scontro, ben dette da Sua Eccellenza Mons.
Angelo Spina, arcivescovo oggi di Ancona, dopo essere stato alla guida della Diocesi
Sulmona. “Don Angelo” per la sua gente, che ieri è intervenuta numerosa a dare
il saluto di un territorio che dalla sua Colle d’Anchise, va a San Polo Matese,
Bojano, l’antica capitale dei Sanniti.
Il Consigliere regionale Domenico di Nunzio con un
intervento molto appassionato e da “ camminatore” ha presentato il programma
regionale sul tema cammini e itinerari quale strumento per possibili azioni di
sviluppo delle aree interne.
Don Angelo, riprendendo il discorso del consigliere
regionale Domenico Di Nunzio, ha parlato, partendo da una sua personale
esperienza, dei cammini e del progetto Parco Culturale Ecclesiale. E’ stato il
suo intervento una grande lezione di catechesi sulla bellezza e la difesa del
territorio. Una lezione di saggezza e di conoscenza e amore del territorio.
Il direttore regionale della pastorale Mario Ialenti ha
illustrato le attività della pastorale e la
possibilità di porre in essere
sinergie tra le Diocesi e la Regione in attuazione del protocollo d’intesa
firmato a livello nazionale lo scorso 6 luglio. Ha ricordato che questa azione di promozione del
territorio è stata frutto anche del meeting di Sulmona tenutosi nei giorni 1 e
2 giugno 2017 dove è stata elaborata la carta di Sulmona. Altro progetto sul
quale la Pastorale sta lavorando è quello del turismo universale accessibile in
collaborazione con l’Associazione Itria, diretta da don Valerio Pennaso, che ha come obiettivo l’accessibilità al
turismo con l’interazione delle tre religioni monoteiste : cristiana, ebraica e
musulmana.
Un angolo del Ristorante La Piana dei Mulini con Michele Lucarelli
che parla ai suoi ospiti
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Un incontro che ha posto al centro il Territorio, il bene
comune più prezioso che abbiamo e il solo che, con i suoi valori, le sue
risorse, i suoi primati a livello mondiale, dà al Molise ed al Paese, la
possibilità, di programmare il futuro. Il Paese, l’Italia, che ha il 60% del
patrimonio storico – culturale del mondo; la più ricca biodiversità; il maggior
numero delle indicazioni geografiche, dop e igp, con una potenzialità enorme
qual è quella espressa da quasi 5mila prodotti tipici tradizionali, cioè
registrati da almeno 20anni; un patrimonio di biodiversità olivicola (530 varietà
autoctone), pari al doppio del resto del mondo, e, il maggior numero delle
varietà di viti, con migliaia e migliaia di tipologie di vino, sempre più
diffusi e noti nel mondo.
una parte del gruppo di San Polo Matese |
Un patrimonio enorme frutto di un insieme di territori,
nella gran parte collinari, e di una presenza, ancora diffusa, dei protagonisti
primi della nostra agricoltura, i coltivatori.
Un’agricoltura che è l’atra faccia di una medaglia rappresentata anche dall’agricoltura
industriale.
Territori che, al ritmo di 8 mq/secondo, perdono terreno
fertile, una volta coperti da cemento ed asfalto. Fino a quando non si pone un
blocco a questo spreco nessuno si può vantare di Isuccessi per la nostra
agricoltura, proprio perché la grande priorità è la salvaguardia,tutela e
valorizzazione dei territori che, con la bontà, esprimono anche la bellezza.
Un interessante incontro che
ha avuto un altro grande protagonista, Piero Ricci, il grande maestro della
zampogna, lo strumento che da sempre accompagna “la voce dei pastori”.
pasqualedilena@gmail.com
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