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OLIVI SECOLARI, L’INCONTRO CON I “PATRIARCHI” DI PORTOCANNONE

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Pasquale Di Lena informa Per avviare nel migliore dei modi l’idea, “gli olivi secolari”, che il mio amico Pasquale Gianquitto ha voluto mettere nel salvadanaio de “Il Gusto delle idee”, dopo il successo del progetto “adotta una fontana”, ieri mi sono recato, proprio in compagnia di Pasquale, a incontrare quei “patriarchi”, come li chiamano in Puglia, sparsi intorno all’abitato del comune di Portocannone. Il comune che saluta gli ospiti con uno stupendo murales dedicato ai suoi olivi. Patriarchi di 700/800 anni e più, che danno il senso del perché l’olivo è per tutti, nel corso dei suoi ottomila anni vissuti da testimone, “l’albero della vita” , come diceva Columella (Olea prima omnium arborum est), cioè di tutti gli alberi il più importante Con Pasquale ne abbiamo contati più di una decina ultrasecolari e sei, se non sette, di 700/800 anni, ben portati, con il tronco possente e i nodosi rami, di varietà diverse, con alcuni che riprendono “la Gentile di Larino”, la varietà autoctona più

FOLLIA

Le notizie di questi ultimi giorni sono all’insegna della totale follia per un Paese, l’Italia, oramai in balia delle onde, che noi venti cerchiamo di rendere meno alte possibili, per non farla naufragare. Ci è voluto Annozero, la trasmissione di Santoro per sentire di nuovo parlare degli operai e vedere che esistono ancora. Esistono e come! Sono sui tetti dei capannoni, davanti ai cancelli, nelle strade e nelle piazze a mettere in luce le condizioni di abbandono a causa delle scelte dei padroni, tornati ad essere anche i padroni della politica in tutti i paesi che si danno l’aria di essere sviluppati, nonostante la crescente povertà che richiama quella dei paesi definiti arretrati. La sola differenza è che nei primi aumenta la povertà e le famiglie si sostituiscono allo stato sociale, per dividere le pensioni delle madri e dei padri di chi resta senza lavoro, mentre, nei secondi, aumentano quelli che muoiono di fame. Santoro, l’altra sera, ha provato ad aprire il capitolo multinaziona

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina MENO Zacc – il vero razzista è lui. “Meno immigrati, meno crimini” Bélina – meno Berlusconi, meno casini LEZIONE Zacc- L’ha detto Bill Gate che di soldi se ne intende “spende più per i capelli che per i poveri”. Belina – e non solo.

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina L’ACQUA Zacc- Ora Casini apre al Pdl Bélina- ha paura di rimanere con l’arsura senz’acqua

RAGLI&BELATI

di Zacc e Bélina LA BRUNETTA DEI POVERI Zacc- torna sui bamboccioni Bélinna- per non essere calpestato CLONATI Zacc – Gasparri prima offende e poi si scusa con il giornalista di Ballarò Bélina – ha pensato di essere il capo

IN AZIONE CONTRO LE BUFALE NUCLEARI DI ENEL

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Ciao pasquale,era ancora buio quando questa mattina i nostri climber sono saliti sul “Colosseo Quadrato” di Roma. Alle 8.30 hanno srotolato il banner di 300 metri quadri con la scritta “Stop alla follia nucleare, Stop Nuclear Madness". È un messaggio indirizzato alle imprese italiane riunite proprio di fronte nel palazzo di Confindustria, dove Enel ha presentato il nucleare come un ottimo investimento. Il nucleare è un affare francese. Non certo per la nostra economia! Enel cerca di imbonire le imprese italiane promettendo che il 70% degli investimenti per la costruzione di quattro reattori nucleari EPR sarà nella parte non nucleare (dunque non coperta da brevetti francesi) per un controvalore di circa 12 miliardi di euro. Secondo l’azienda elettrica francese EDF - alleata di Enel nel riportare il nucleare in Italia - risulta, invece, che gli investimenti nelle parti non convenzionali degli impianti EPR, ovvero le uniche che potrebbero riguardare le imprese italiane, non superano

NUOVE ADESIONI A "IL GUSTO DELLE IDEE"

Sono ripresi gli incontri de "il Gusto delle Idee", l'iniziativa lanciata da Larino viva, che da ora in poi vive di vita propria, per riempire di programmazione e di creatività le azioni che servono a dare prospettive e un futuro all'antica capitale dei Frentani.Dopo il successo del calendario "Fonti e Fontane di Larino" realizzato per sostenere il progetto "adotta una fontana" che si vuole far partire in primavera, si pensa a nuove iniziative riferite agli olivi secolari. Ma non solo, anche al racconto, attraverso documenti autentici, di una straordinaria storia, fatta di luci e ombre, che ha accompagnato il percorso di quasi un secolo dei Battista a Larino, a cavallo del ‘900, con le intense attività nel campo dell'agroindustria alimentare. Un'attività che oggi torna di grande attualità dopo il fallimento di una politica basato tutta sulla industrializzazione e sullo sperpero del territorio, il consumismo e lo spreco ingente di risorse ch