Post

LA SVEGLIA

Immagine
Leggendo qua e la' n. 162 - La politica molisana ha così profondo rispetto per il Natale che non c’è niente che possa distrarla dai saluti e dagli auguri alle autorità di suo riferimento, ai colleghi di questo o quel consiglio, agli amici di partito più fidati (in pratica quelli che non sono concorrenti), agli elettori che l’hanno portato ad assumere un ruolo che quasi mai viene rispettato, ai potenziali elettori per le nuove avventure elettorali, ai familiari ed agli amici di un tempo che si possono incontrare in piazza con la mano tesa per un saluto e gli auguri a portata di bocca. Una festa particolare che riporta ai tempi in cui la famiglia aveva un particolare significato che il Natale esaltava; si riusciva ad appagare, almeno per un giorno la fame di tutti gli altri giorni dell’anno; si sentiva il bisogno di stare insieme, giocare, ridere e scherzare nel segno della più grande libertà e della gioia di vivere. Per un giorno, quel giorno, era così ed è quel giorno che torna in

ARRIVA TUTTO NEL LISCIONE

Immagine
Leggendo qua e la' n. 161 - A noi non è dato il riposo, neanche per Natale e S. Stefano. Se non soffiamo da queste parti, perché dobbiamo fare posta al vento proveniente dall’ovest, quello che passando sulla Maiella, porta il freddo fino alla Puglia, vuol dire che stiamo lavorando da altre parti dove ancora permangono foglie secche sulle querce e c’è da scuotere le piante in vegetazione per prepararle alla caduta di temperatura. Non abbiamo avuto modo, così, di seguire la vicenda della chiusura dei rubinetti per l’acqua inquinata e, da come ci è stato raccontato da qualche amico, anche seguendo non è facile capire perché le notizie sono sempre più contraddittorie. Viene da pensare ad un accordo a tranquillizzare i cittadini ed a non allarmarli, anche perché quando la merda la rigiri troppo finisce che puzza ancora di più. Si sente nell’aria una diffusione di tranquillità che ha quasi l’effetto papagnone, se non ci fossero i sindaci di Guglionesi, Larino e San Martino in Pensilis a

IL PIDUISTA

Immagine
Zacc- Cicchitto ha detto che “in Italia si deve stare o di qua o di là” Bélina – non ha detto, però, dove sta la P2. Spero di là.

IN MANCANZA DELLA SINISTRA

Immagine
Zacc – Caro Don Gelmini (il suo grande amico), governerò ancora per due anni Bélina- avrà avuto assicurazioni da Bagnasco, Casini, Rutelli che, come si sa, non hanno mai altri secondi fini da ZACC&BELINA

COMUNICARE PER COSTRUIRE, CREARE

Leggendo qua e la' n. 160 - Non è importante fare gli auguri, a Natale o Capodanno, visto che basta scrivere quattro parole per farle recapitare in tempo reale al destinatario, anche quello che hai trascritto nella rubrica del cellulare o del computer e neanche ti ricordi chi è. Importante è rispondere a questi auguri, citando nome e cognome del mittente in modo da rendergli omaggio e farlo sentire un po’ in colpa per l’invio multiplo che non gli ha permesso di pensare a te ma a tutti che, nel caso specifico, vuol dire nessuno. La comunicazione è un fatto centrale della società globalizzata se viene, però, considerata nel modo giusto e non maltrattata o, peggio, dimenticata. Chi non risponde agli auguri ricevuti e non personalizza questa sua risposta non apre al dialogo, ma parla al vuoto, a chi non c’è, al pari di chi ti manda il messaggio che invia a tutti. Salvo se non c’è un allegato, cioè un documento che porta a riflettere, a pensare, anche quando l’idea che ti viene, nel mo

da ZACC&BELINA

Immagine
CONFLITTO D’INTERESSI ZACC-poveri magistrati… BELINA-non basta il Berlusca ora ci si mette anche D’alema AMMESSO CHE SIA VERO ZACC- Quel grande presidente del Senato che è Schifani ha detto ai soldati che sono in Afganistan “ non staremo qui a lungo” BELINA – se sarà vero, toccherà anche a loro scioperare con gli studenti come i poliziotti TROPPO BUONO! Zacc- occupa la televisione e parla, parla, parla …. Bélina- Non ammette repliche, solo per non vederci stesi, distrutti

PRONTI A GUSTARE LA TAVOLA DEL MOLISE E A BRINDARE CON I SUOI VINI

Immagine
Si può dire questo è più buono di quest’altro, ma non che non è buono. Parliamo dei vini del Molise e delle quasi 20 aziende, la gran parte nelle mani di giovani imprenditori bravi e capaci, che imbottigliano vini proveniente soprattutto da uve del vitigno più amato dalle regioni della fascia Adriatica, il “Montepulciano” per quanto riguarda i vini rossi e uve di “Trebbiano”, per quanto riguarda i bianchi, il vitigno più diffuso in Italia, dopo il “Sangiovese”. Quest’ultimo diffuso anche nel Molise, insieme all’Aglianico, l’altro grande vitigno che qualcuno considera tra i più importanti nel mondo, e il “Prugnolo”, una delicatezza proveniente dalla Toscana. E poi la grande “Falanghina”, il “Greco” e il “Fiano” che ci riportano alla Campania, la culla della vitivinicoltura in Italia, con il primo sbarco a Cuma dalla Grecia di questi vitigni, non a caso, “antichi” e poi il vitigno principe dei vini bianchi della Puglia, il “Bombino” . Un vigneto ricco di varietà e di opportunità che, og