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ALTRO CHE CRESCITA!

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L’anno 2008, quello delle bolle e del crollo finanziario, è da considerare un anno decisivo, uno spartiacque che chiude definitivamente con il passato e pone forti interrogativi per il futuro. Anche se la frattura profonda è stata da tutti percepita e considerata si continua a vivere il mondo come se niente fosse accaduto, tra un sobbalzo di speranza nella ripresa dell’economia e, il giorno dopo, la depressione perché la realtà dice che non è tempo di sperare. Tutto come prima, ma non è per niente così. Anzi, bisognerebbe ribaltare subito la situazione e dare ai processi un cambiamento radicale per bloccare lo spreco e ciò è possibile se i consumi vengono ridotti alle necessità essenziali. Ancora oggi, anno 2011, tutti, dico tutti quelli che hanno in mano il destino del mondo e, per quel che ci riguarda, l’Italia, parlano di crescita. In pratica c’è un abuso della parola crescita, soprattutto da parte di persone che la citano in tutta buona fede, nel momento in cui camminano con la tes

da ZACC& BELINA

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EXCUSATIO.. Zacc- la Carfagna ha detto che le donne del Pdl impegnate non sono oche Bélina – pensando alla Gelmini qualche perplessitàà rimane e forte

AGRICOLTURA, TERRITTORIO, PAESAGGIO. I GRANDI TEMI CHE DANNO UN SENSO AL CONFRONTO POLITICO E LA POSSIBILITA' DI UN FUTURO AL MOLISE.

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L’articolo della scorsa settimana “L’Agricoltura cancellata”, con l’invito da me rivolto alle due onorevoli molisane, la De Camillis e la Di Giuseppe ( entrambe componenti della commissione agricoltura della Camera), non ha ricevuto alcuna risposta, neanche da parte di rappresentanti delle istituzioni regionali e di quanti hanno a cuore l’agricoltura e non la vogliono vedere sparire per colpa di una crisi pesante che è, prima ancora che economica, culturale. La cosa non mi meraviglia più di tanto, sapendo i gravosi impegni che hanno i nostri rappresentanti al Parlamento e come, dopo il voto del nuovo Statuto, gli eletti in Regione siano presi dalla necessità di ognuno di mettere una pezza al non senso dell’aumento del numero de consiglieri e degli assessori esterni, per non parlare di quelli che si stanno riscaldando i muscoli per la nuova avventura provinciale. So bene che la campagna elettorale è già cominciata e ogni giorno che passa serve, non per preparare un programma da porre al

PAN' E PIZZ' di Nicola Picchione - 1a parte

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1- U pan' .... Se facevo cadere una pagnotta di pane, mia nonna me la faceva baciare dopo che l’ avevo raccolta. E’ il corpo di Gesù Cristo, mi diceva. E non dovevo appoggiarla capovolta perché andava rispettata. Quelle pagnotte ( i pénéll’ du pan’) grandi, rotonde, dalla scorza scura, che riempivano la casa di un profumo inebriante quando venivano riportate ancora calde a casa dal forno, non erano solo cibo. Quel pane era simbolo della vita e il frutto di un grande e lungo lavoro. Quel rispetto che mia nonna- non la sola- esigeva per il pane era il riconoscimento di una sacralità più laica che religiosa; la vera sacralità religiosa era riservata ad altri pani: i pan- ttèll’ d’ sante N-col’ che erano benedette in chiesa il 6 dicembre e che bisognava mangiare senza companatico. Il pane aveva soprattutto il rispetto dovuto alla fatica ed anche alla sicurezza che dava: T-né a meze chien’ , era rassicurante. Dacci oggi il nostro pane, recita la preghiera. Pane e lavoro, reclamavano gli

IL SENSO DELLA RELIGIONE A BONEFRO

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di Nicola Picchione Ci fu un tempo che Bonefro aveva sette preti. Il numero, ovviamente, non fa qualità e molti preti non donano più fede o portano più anime in paradiso. La religione ha sempre svolto un ruolo fondamentale in ogni popolo, indipendentemente dal giudizio che se ne voglia dare. Anche chi afferma di essere ateo porta dentro di sé radici culturali che traggono origine in parte dalla religione. Consuetudini, cultura, religione si condizionano a vicenda. Negli ultimi tempi alcune tradizioni sono andate attenuandosi ma allora non c’era a Bonefro chi per quanto professasse l’ateismo o completo disinteresse per la religione o diffidenza verso i preti non battezzasse i figli o non si sposasse in chiesa ( magari la mattina presto, quando era ancora buio per non mettersi in mostra) o non facesse funerali religiosi. L’ approccio a problemi fondamentali come quelli inerenti la sessualità, la famiglia, l‘educazione dei figli erano profondamente condizionati dalla religione. L’ organi

da ZACC&BELINA

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DISPERATI Zacc- sono degli incoscienti e degli irresponsabili. Non ci sono soldi e i Maroni con il governo Berlusconi ne sprecano 300 milioni sperando di non farci andare a votare per i referendum Bélina- lasciali sperare, sono dei disperati che strappano il buon senso oltre alle regole. I LUMBARD Zacc- per la festa dell’Unità d’Italia non c’erano soldi Bélina - Comunque noi andremo in piazza e poi tutti a votare per il referendum DOMANDA Zacc- perché sette consiglieri Pd a Napoli sono passati all’opposizione ed hanno fatto cadere il governo Bélina- non è che si sono lasciati influenzare da Berlusconi ?

da ZACC&BELINA

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NON SA Zacc- la Gelmini dice che è stato travisato il pensiero del suo promoter Bélina- la Gelmini non sa di che parla. Ha urgente bisogno di ripetizioni VAI!!!! Zacc - non posso andar via perché avrei il giudizio negativo del 100% degli italiani Bélina - ma che vuoi che sia! Vai !!!!