Le uve storiche friulane salvate dall’oblio
Prima vendemmia degli 22 biotipi impiantati a Spessa di Cividale del Friuli Sono 22 i biotipi di quattro diverse varietà autoctone di vite salvate dall’estinzione, risanate, impiantate a Spessa di Cividale, i cui primi grappoli sono appena stati raccolti. Il tutto, grazie alla progettualità messa in campo, a partire dal 2006, dal Consorzio di tutela vini dei Colli orientali del Friuli-Ramandolo, in collaborazione con l’Università di Udine, alcuni liberi professionisti e con il supporto della Comunità montana Torre-Natisone, della Regione Friuli Vg e dei Vivai Cooperativi di Rauscedo. «Ancora una volta i Colli Orientali hanno dimostrato di essere all’avanguardia, in regione, nell’attività di ricerca vitivinicola», sottolinea il presidente consortile, Pierluigi Comelli . «Questo progetto ha un’importanza rilevante per il territorio poiché è indirizzato alla salvaguardia della biodiversità del vigneto». Il Progetto “Selezione Colli Orientali”, infatti, ha lo scopo di verifi