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Larino e il suo Olio di Flora biologico

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Ricette dal sapore gentile Antiche tradizioni locali, come la transumanza, ed antichi sapori, dall'olio gentile alla cucina povera tradizionale. Larino è la capitale della biodiversità dell’olivicoltura italiana, oltre che culla di Città dell’Olio da Italiaatavola.net Piante non grandi, generalmente allevate a vaso, che crescono sulle dolci colline che circondano l’antica Larino (Cb) come a formare un anfiteatro verdeggiante che prende il colore dell’argento quando la luna sale nelle sere soffiate dal vento. Questa straordinaria varietà, insieme ad altre due autoctone - la “Saligna o Saligna” e la “San Pardo” - fa di Larino la capitale della biodiversità dell’olivicoltura italiana, oltre che culla dell’ Associazione delle Città dell’Olio che qui è nasce nel 1994. Questa zona, la Frentania, antica regione compresa tra il fiume Pescara ed il Fortore, è segnata da tre fra le più importanti strade dell’umanità, i tratturi verdeggianti battuti dai pastori e dagli armenti che,

UN ATTO VILE CONTRO L'ONESTA', LA PROFESSIONALITA', IL SENSO DEL DOVERE

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Tutta la mia solidarietà alla D.ssa Laura La Torre, direttore generale della qualità e la tutela del consumatore del Ministero della Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che questa mattina è stato oggetto di un atto criminale, intimidatorio, con un ordigno nel suo ufficio. La d.ssa La Torre, che conosco e so della sua alta professionalità e della sua correttezza e fermezza nello svolgimento del suo ruolo, ha il merito di aver promosso, con i riconoscimenti Dop e Igp, le nostre eccellenze alimentari  e, con la direzione attenta del suo ufficio, di averle difese in questi anni combattendo con fermezza le sofisticazioni e adulterazioni e l'usurpazione dei nomii dei nostri prodotti più noti. Una grave colpa per chi non vuole rispettare le regole che stimolano il produttore/trasfrmatore a fare sempre meglio e danno garanzie certe al consumatore che sa che la sua salute dipende molto dalla qualità del cibo e da una sana alimentazione. La mia solidarietà e, ne sono certo,

Canada, importazioni 2012 a 2 miliardi di dollari (+4%)

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di pasquale di lena E' il titolo di un articolo de il Corriere Vinicolo pubblicato ieri su Linkedin che ho letto con grande interesse per la bella notizia che mi ha riportato indietro di qualche anno, quando (1986) con L'Enoteca italiana ho partecipato alla prima edizione della Food Pacific a Vancouver, che ha rappresentato l'inizio di un'azione di marketing di grande successo che è andata avanti per quasi dieci anni. Una presenza costante grazie al coinvolgimento e all'impegno pieno della direzione Mipaaf (Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali),guidata dal Dr. Vincenzo Pilo ; la Regione Toscana; l'Ice (Istituto per il commercio estero), l'Alitalia, la Camera di Commercio  e il Monte dei Paschi di Siena, la banca che ha dato molto al rilancio di una istituzione nata nel 1933 come "Mostra mercato biennale dei vini tipici e di pregio" e, pertanto, alla valorizzazione ed ai successi del vino italiano che L'Enoteca

ANCORA UN FILO DE L'OLIO DI FLORA A UNIRE I DELICATI SAPORI

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Martedì, 12 Febbraio 2013 A cura di: Teresa De Masi - Modena Crema topinambur     Per accompagnare l'olio di questa settimana, una preparazione semplicissima a base di topinambur. Una verdura di stagione che ho scoperto da poco tempo - non credo di averli mai visti quando vivevo a Salerno - ma che mi sono piaciuti immediatamente. Amo la loro morbidezza che sa di carciofo, la loro versatilità (trovo che siano buoni in tutti i modi: croccanti e fritti ma anche morbidi e stufati. Accompagnati sia da olio che da burro, e come contorno sia di pesce che di carne). Insomma, li mangerei in tutti i modi. E ne avevo giusto acquistato un po' quando ho assaggiato l'Olio di Flora della Casa del Vento. Un sapore robusto, perfetto per arricchire di contrasti una preparazione dai toni delicati e dalla consistenza cremosa: morbida e calda, perfetta per il freddo dei giorni della merla. Una buona crema di verdura parte però sempre da un buon brodo vegetale, per qu

UNA DELIZIOSA RICETTA CON L'OLIO DI FLORA PRESENTE

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Martedì, 12 Febbraio 2013 A cura di: Stefania Oliveri - Palermo Minestra di fagioli Badda con verza Come vi ho detto qui, l'ho incontrato! E se è possibile, l'ho amato ancor di più! Non perché lui sia ancora più simpatico di persona, che sulla carta scritta. Anzi. Di presenza risulta timido e a tratti un po' scostante. Cosa che nei suoi scritti, non è affatto! Ma l'ho amato ancor di più, perché è un infinito pozzo di scienza, con un amore sviscerato per il cibo. E poi, perché condivido pienamente tutte le sue teorie, dal mangiar bene (cioè con prodotti di qualità e quindi, ahinoi, più costosi) al fastidio contro la lotta intestina verso gli OGM, quando ci fanno (vi fanno, visto che io sono celiaca) mangiare un grano modificato e bombardato di raggi X, di cui nessuno parla, ma che procura gravi problemi a tutti noi (compresa, forse, la celiachia!) Perché la soluzione non è mangiare sempre e ogni giorno carne, o pasta, o qualsiasi altr

LE DONNE DI ALLORA

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LE DONNE DI ALLORA di Nicola Picchione Tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina. Da Antologia di Spoon River Se potessi erigere un monumento in piazza, lo dedicherei alle donne del passato di Bonefro: le nonne e le madri dei più anziani di oggi. Raffigurerei una donna piccola col capo coperto dal fazzoletto legato alla nuca, la camicetta scura, la gonna lunga e ampia coperta da un zinale scuro, in testa una grossa, pesante cesta sospesa sulla “spar’n” e in braccio un bambino.   La raffigurerei umile, col volto sereno rassegnato alla sofferenza. Le donne della povertà si somigliano tutte nel mondo, cambiano solo il dialetto e il colore della pelle.   Sarebbe un monumento a tutte le donne di tutti i Sud del mondo sulle cui spalle solo apparentemente deboli pesavano spesso gran parte dei matrimoni, i figli, le famiglie. Le donne dei Sud del mondo si somigliano: sembrano fragili ma sono forti, sembrano rassegnate ma sono decise; sembrano ignoranti ma sanno gov