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LA GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA

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Una giornata che è iniziata ore fa e che deve continuare, con il pensiero e i piccoli gesti di ognuno di noi, fino al prossimo anno quando una nuova giornata inizierà. Il futuro delle Terra dipende da piccoli gesti quotidiani e, quindi, da ognuno di noi. Un piccolo gesto quotidiano è anche quello di raccontare a chi incontri che il futuro della Terra dipende anche da lui. Dipende da noi l'uso adeguato dei mezzi, in particolare quello del territorio, per mettere in atto, contro lo spreco, un'economia ambientale e sostenibile, perché essa è possibile. Il futuro della Terra, sì, dipende da noi.

comunicare, coinvolgere e programmare per difendere, salvaguardare e valorizzare il territorio molisano

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Il Sen. Ruta con il suo annuncio, il primo giugno dello scorso anno, della "Grande Stalla di 12.000 manze che avrebbe reso il Molise una grande fattoria" ha aperto, senza rendersene conto, un buco che poi è rivelato rivolo, ruscello e fra poco un fiume.   Immediata la risposta che ha messo in luce un progetto folle per le sue dimensioni   e la sua insostenibilità. Una risposta che ha spiazzato Ruta e il suo collega, On. Leva, il Presidente Di Laura Frattura, i suoi assessori e la maggioranza in consiglio regionale che, dichiarandosi tutti favorevoli, hanno applaudito al progetto. 12.000 manze in vacanza nel Molise per una stalla di 100 ettari di superficie: 200 campi sportivi cosparsi di merda, liquami e profumati di metano, cioè un progetto che continuiamo a dichiarare frutto della follia di una cultura e di un sistema che è sempre più - direbbe Papa Francesco - “all’attacco del Creato”.   C’è chi si è   prontamente munito di megafono per comunicare la gravità di que

pasta con i ceci, acciughe fresche e carciofi di stagione

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la semplicità a tavola spiega la creazione di questo piatto come di quasi tutti quelli che preparo. Ditali della Granoro; ceci dei f.lli Abino di Montorio nei Frentani prodotti sui terreni situati nella Guarenza, la parte più alta del Comune di Larino, ripeto, vicino a una grande quercia che copre una vecchia fonte; acciughe fresche che sapevano di mare e carciofo raccolto il giorno prima. In pratica, per quattro persone: 250 gr.di pasta, due o anche tre carciofi tagliati finemente, due ramaioli di ceci con la loro acqua di cottura con aglio vestito e foglia di alloro, e 1/2 chilo di alici tolte la testa e la spina che porta anche via la coda. Acqua salata una volta che raggiunge l'ebollizione lasciar calare il carciofo  e appena riprende il bollore le acciughe e subito dopo la pasta, e, una volta tirata al dente, scolarla per rimetterla sul fuoco aggiungendo i ceci e l'olio che, per quanto ci riguarda è, come molti sanno, "L'olio di Flora", un "Gentile

LA PAMPANELLA DI SAN MARTINO IN PENSILIS, LA PIU’ GRANDE FABBRICA DEL MOLISE

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L’altro giorno un sindaco favorevole alle pale eoliche, dopo che io ho raccontato la risata scoppiata in un direttivo regionale dell’allora mio partito (non ricordo se Pds o Ds), per aver detto nel mio intervento che la più grande fabbrica del Molise era La Pampanella di San Martino in Pensilis, mi ha posto la domanda “ma che fastidio danno le pale eoliche all’olivo o alla Pampanella?”. Su face book racconto con le fotografie che i pali eolici, quelli che fanno girare le pale, sono più alti dell’olivo o se volete, gli olivi sono più piccoli dei pali eolici e non fanno girare le pale, anzi le rimettono a regime se girano. Nessuno può pensare di nascondere i pali eolici con gli olivi perché se lo fa bara e viene preso per scemo, salvo che a San Martino in Pensilis dove le pale eoliche sono lontane dal centro del paese e più di uno crede che siano nel territorio di Ururi, visto che sono quasi appiccicate al centro di questo paese. Riguardo alla Pampanella c’è da dire che i pali eol

IL LARINESE ROBERTO VIZZARRI CAMPIONE ITALIANO JUONIORES DI POTATURA

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pasqualedilenainforma Il neo campione italiano Roberto Vizzarri con Alessandro Di Lena 2° al campionato regionale  Il Campionato italiano di potatura dell’olivo a vaso policonico, che si è appena concluso a Casciana Terme, in provincia di Pisa, ha   visto Larino grande protagonista   con i suoi concorrenti, tutti giovanissimi, tra i 60 partecipanti.     Pasquale Di Lena, il campione regionale e 4° ieri Roberto Vizzarri è la Forbice d’oro 2014   tra gli juniores, mentre l’altro larinese Pasquale Di Lena , il giovanissimo vincitore del Campionato Regionale di potatura, che si è svolto pochi giorni fa a Montorio dei Frentani, si è classificato al 4° posto e, vista la sua giovanissima età, è da ritenersi anche questo un grande risultato. Due larinesi che hanno fatto onore al Molise, la Regione che, in quanto a olivicoltura, non è secondo a nessuno per storia, cultura, paesaggio e, anche, per tradizioni legate alla coltivazione arborea più diffusa in Regione. Una co

L'utilità, non marginale, di concorsi e guide

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 da Teatro Naturale di pasquale di lena Si è chiuso a Spoleto il XXII concorso nazionale Ercole Olivario che ha premiato oli dell’Abruzzo, Puglia, Sicilia, con tre riconoscimenti ognun; Umbria e Lazio con due e Lombardia e Sardegna con un premio. Sono rimaste fuori le altre sette Regioni delle 16 che hanno partecipato con i loro oli. Fra le escluse fa meraviglia la Toscana, ma anche il mio Molise che si era appena esaltato dopo i successi ottenuti dagli oli molisani in altri non meno importanti concorsi, i primi del 2014, che hanno valutato gli oli della raccolta 2013. In particolare L’Olio di Flora de La Casa del Vento, un monovarietale “Gentile di Larino”, che, dopo la Gran menzione dell’Orciolo d’Oro di Gradara nelle Marche, per la categoria “biologico”, ha vinto, con altri tre oli molisani, la medaglia d’oro al Concorso internazionale di Andria, il Biol. I concorsi, come le guide, sono importanti anche se sono un costo per un’azienda che decide di parteciparvi ed esserci, s

DUE TINTILIA TRA I CINQUE I VINI MOLISANI PREMIATI A VERONA

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pasqualedilenainforma    Due vini delle cantine Angelo D’Uva e uno rispettivamente delle Cantine Salvatore di Ururi, Antonio Valerio di Monteroduni e Di Majo Norante di Campomarino. Nel lungo elenco dei vincitori del 21° Concorso enologico Internazionale, considerato tra i più prestigiosi al mondo, che anticipa di qualche giorno l’apertura del Vinitaly di Verona, fra i tremila vini valutati degni della Gran menzione, ci sono anche cinque vini molisani, due della Cantina angelo D’Uva d Larino (il Cabrnet Sauvignon “Gavio” 2012, Igt “Terre degli Osci” e il “Ricupo” 2011, Doc”Molise rosso”); uno delle cantine Salvatore di Pasquale Salvatore di Ururi, il “Rutilia” 2010, Doc “Tintilia del Molise” e, ancora una Tintilia, la “Opilia” annata 2009, delle Cantine di Antonio Valerio di Monteroduni in provincia di Isernia, e, dulcis in fundo, l’”Apianae” 2011, doc “Molise moscato”, dell Cantine Di Majo Norante di Campomarino. Le nostre congratulazioni per questo importante riconosciment