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Rinnovabili e territorio, un matrimonio possibile?

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          Volendo dare una definizione al paesaggio dico che esso è il ritratto del territorio che ci circonda o, anche, di un particolare di questo bene prezioso, unico. Un volto, un corpo che nasconde l’anima e il cuore, la vita che scorre nelle sue vene e nelle sue arterie, la forza o, meglio, le energie che riesce a esprimere in termini di valori e di risorse. Un volto che merita di essere guardato e ammirato con le sue ombre e le sue luci; un corpo che ha bisogno di essere accarezzato, curato, perché possa esprimere al massimo il suo patrimonio di valori e di risorse, cioè di energie primarie di cui noi esseri viventi abbiamo bisogno. Il paesaggio quale espressione di bellezza, sia nella sua parte naturale che in quella costruita dall’uomo, nel caso del paesaggio agrario. Il paesaggio non solo definisce il territorio, ma lo condiziona, tant’è che ogni sua modifica si riflette anche sulle altre risorse e valori che il territorio stesso possiede ed esprime. Se viene spiana

Le ultime piccole grandi soddisfazioni de La Casa del Vento

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I VESCOVI DI ABRUZZO E MOLISE SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE DI BUSSI

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        “La Chiesa ha la responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità  anche in pubblico” (Caritas in veritate, 51).               È a tutti nota la situazione dell’area industriale di Bussi sul Tirino in provincia di Pescara e la contaminazione delle matrici ambientali nei pressi degli impianti e nelle aree limitrofe, tanto da essere definita “la più grande discarica di rifiuti chimici di tutta Europa”.             Come Pastori della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana, per amore alla nostra gente e alle future generazioni, non possiamo restare indifferenti rispetto ai problemi che riguardano strettamente la parte di terra che ci è stata affidata : “ Davvero il pianeta è casa che ci è stata donata, perché l’ abitiamo responsabilmente, custodendone la visibilità anche per le prossime generazioni ” ( Una nuova sobrietà per abitare la terra, Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Ep

Pasquale Di Lena riceve il premio Allium Cepa dall'Accademia Italiana della Cucina

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"Affezionato collaboratore di Teatro Naturale gli è stato riconosciuto di essere “un grande poeta delle emozioni e dei sentimenti popolari che ha raggiunto un livello straordinario nella lirica del territorio e dei frutti che la sua generosa natura ci offre, soprattutto uva e olio”                 Il Premio Nazionale di Cultura enogastronomica 2014 dell’Accademia italiana della cucina, delegazione di Isernia, giunto alla VI edizione, è andato a un amico caro di Teatro Naturale, da sempre suo affezionato collaboratore, Pasquale Di Lena quale “Un molisano di eccellenza per il percorso tecnico, giornalistico e di valorizzazione nazionale della Regione. Un grande poeta delle emozioni e dei sentimenti popolari che ha raggiunto un livello straordinario nella lirica del territorio e dei frutti che la sua generosa natura ci offre, soprattutto uva e olio” Un prestigioso riconoscimento consegnato in occasione di una bella e originale manifestazione, “Guizzar di Pesci”, organizzata d

Il viavai delle nullità

Chi governa ha la responsabilità della situazione e non può (non deve) scaricare sugli altri le sue titubanze, incertezze o incapacità di saper gestire la situazione. Tra un commissario che viene e uno che va o, meglio, tra un Iorio che viene cacciato e un Iorio meno esperto che viene eletto, la Sanità, in primo luogo quella pubblica ma anche la privata, rischia di essere cancellata nel Molise, con i molisani a sperare di non ammalarsi. Tutti corrono al capezzale del moribondo per farsi credere solidali con la vittima e i familiari, liberi dalle   colpe che hanno portato alla situazione attuale. Tutti, in particolare quelli che hanno sfruttato gli ospedali per la loro carriera politica e professionale; hanno creduto nella filiera di Iorio, ieri, e di Di Laura Frattura, oggi; si sono lasciati incantare dalla demagogia e dall’ipocrisia; hanno dato spazio ai campanilismi sterili non avendo alcun idea da dare alla sanità del domani, che è poi quella di oggi, non a caso un conte

i topi ballano nel formaggio della grande opera

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FIORI E NON STERPAGLIE

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Tante e belle le parole di ieri del Papa in occasione della sua visita in Molise. Rivolte ai molisani, e, anche, al mondo intero perché, come sempre, precise e puntuali, dirette all'uomo che ha perso il senso della ragione per colpa del profitto, del dio unico, il denaro. Riporto quello che ho scritto questa mattina sul mio diario di fb, "che le parole di Papa Francesco di ieri diventino fiori di un giardino chiamato Molise al posto di campi infestati d'ipocrisia e di demagogia, cioè di sterpaglie morali e culturali che non fanno germogliare semi". Ho parlato di ipocrisia e di demagogia, armi in mano al potere ed agli uomini che al potere aspirano. Un travaso di parole che scorrono ad ogni tragedia, in particolare quella che, non da oggi, vede come sfondo il Canale di Sicilia. Parole inutili visto che sono identiche a quelle che si coprono di ipocrisia e demagogia. Mi sono ricordato di una mia poesia scritta nel gennaio del 2012 che riporto volentieri. Arriva un