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I cinque oli molisani della Guida Flos Olei 2015

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Pasqualedilenainforma Tra le tante ombre di una raccolta delle olive 2014 disastrata da un’annata favorevole alla moltiplicazione della mosca dell’olivo, causa le sfavorevoli condizioni meteorologiche, c’è da registrare anche qualche spiraglio di luce portato dai cinque oli premiati dalla più nota Guida all’extravergine del mondo, Flos Olei 2015 , di Marco Oreggia e Laura Marinelli, che uscirà a novembre prossimo. Una guida che, dal quadro dei risultati   fornito in anteprima, riporta 478 oli che hanno ottenuto un punteggio minimo di 80 punti e massimo di 98, di cui ben 218 quelli provenienti da ben 19 Paesi del mondo, con la Spagna che vede ben 74 oli premiati (più della Toscana che si attesta al 1° posto tra le regioni italiane), seguita dalla Croazia (58), Portogallo (17), Cile (15), Francia (10), Uruguay e Giappone (9), Grecia (7) e, a seguire, i rimanenti 11 Paesi. Dei 250 oli italiani ho già detto che è la Toscana, con 65 suoi oli, quella più premiata, seguita dal

NEL TERRITORIO IL DOMANI

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C’è un bene che diventa, ogni secondo che passa, sempre più prezioso perché sempre più raro, e questo bene è il territorio, cioè l’insieme di valori e di risorse che ci appartengono quali la storia, la cultura, l’ambiente, le tradizioni, che, insieme, esprimono un’altra preziosità, il paesaggio. Ogni secondo fette consistenti di questo territorio vengono sacrificati al cemento che rende le acque – se incanalate – violente e distruttive; la fascia costiera italiana sempre più brutta, che, è bene ricordarlo, ha uno sviluppo di ben 7.500 Km. e, ciò che è peggio, sempre più fragile con i fenomeni di erosione che si moltiplicano, provocando morti e danni ingenti; le nostre campagne sempre più discontinue e sempre più ristrette; le poche pianure, a partire dalla più grande e la più importante, quella padana, dove il cemento si è mangiato il suolo, il più fertile del nostro Paese. Un tempo, lì, se prendevi un pugno di terra la sentivi così viva che ti parlava e ti riscaldava la man

il rilancio dell'Enoteca Italiana

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PERCHE'

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Il Molise parteciperà al Salone del gusto di Torino con uno stand collettivo e questo è un fatto positivo. Sono cinque le aziende già partecipanti ma non è detto perché solo cinque e non altre. Io, quale titolare dell'Azienda " La Casa del Vento " in Larino e produttore de " L'Olio di Flora ", olio biologico monovarietale " Gentile di Larino " e con il marchio Dop, non sono stato invitato. Mi piacerebbe sapere, dalla Regione e dalla Camera di Commercio, cosa devo fare per conoscere le condizioni per partecipare.

Fagiolo di Acquaviva d'Isernia e l'Olio di Flora

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Acquaviva d'Isernia Ci sono piccoli solchi ombreggiati da piante di fagiolo lungo la salita che da Isernia porta al Macerone, un luogo mitico per i Binda, i Guerra, i Bartali e i Coppi di allora, che vogliono diventare campi. Piccoli campi che producono queste perle di una terra, il Molise, che ha solo voglia di volare proprio ora che menti senza gusto la vogliano cancellare. Perle saporite che, nelle mani di Silga e di Daniela, hanno mostrato di saper raccontare le bellezze e le bontà di un territorio e dei suoi paesaggi, il calore di mani ospitali. Larino Ci sono colline, quelle dolci che scendono verso l'Adriatico delle Tremiti e del Gargano, ombreggiate da giovani e antichi olivi "gentili" che raccontano, con altre varietà Salegna e San Pardo , anche queste della culla dell'olio, Larino , l'incontro con Annibale e i famosi condottieri romani, la storia dei tre tratturi non lontani. Oh, certo, non sono i soli in questi luoghi baciati dal sol

PRIMOLIO 2014, POCO MA BUONO

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Il primolio 2014 franto ieri. l Non c'è, per me, cosa più buona dell'olio appena franto che mi apre ai ricordi di quanto bambino frequentavo i tre frantoi aperti nel centro storico e quello di Maringelli (il più importante) proprio di fronte all'anfiteatro romano. E, poi, soprattutto il suo profumo di oliva non ancora matura, il suo colore verde intenso che ti riporta al "Verde Molise" e il suo sapore unico: nel bicchiere d'assaggio, sul pane, il riso, la pasta, i legumi, in particolare i fagioli di Acquaviva e i ceci del mio amico Andrea Albino sul monte della " Guarenza ", il punto più alto di Larino. Ancora più de " il Monte " dov'è la Casa del Vento che, con i suoi 611 olivi, per oltre il 90% della varietà "Gentile di Larino", dà vita a L'Olio di Flora . la raccolta anticipata, con i frantoi aperti già negli ultimi giorni di novembre (una settimana prima del solito), racconta un'annata difficile a

Parlare di biodiversità

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   Molto interessante l’incontro di questa mattina nell'aula magna dell'Istituto tecnico Agrario San Pardo di Larin, organizzato dal Lions club di Larino e partecipato da altri club del Molise e dell’Abruzzo. Le attese non sono rimaste deluse con un discorso a 360° sulla Biodiversità, che ha visto, sotto il coordinamento di Demetrio Di Fonzo, protagonisti i tanti relatori intervenuti tutti, a sviluppare con chiarezza e professionalità i temi a loro assegnati, contrassegnati da applausi sentiti.  Demetrio Di Fonzo con Stefano Vincelli  Un contributo importante del Lions club di Larino all’impegno dei Lions su questo tema, in attesa della grande esposizione universale che vede il prossimo anno protagonista l’Italia con un obiettivo molto impegnativo qual è quello di “nutrire il pianeta”. Prof. Luigi Mastronardi Cosa non facile se va avanti il furto e la perdita di territorio, nella previsione di un 2050 abitato da più di nove miliardi di persone. In