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GRAZIE ERMANNO

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Ieri pomeriggio ho partecipato e seguito, con grande interesse e non senza commozione, l’iniziativa del Comune di Larino, perfettamente coordinata e moderata da Graziella Vizzarri, “Gente mia, omaggio a Ermanno La Riccia”. Il ricordo di un figlio della nostra città che, per affermarsi ha dovuto emigrare in un Paese che, da Settembre ad Aprile ha la terra che dorme sotto una coltre di gelo, il Canada. Montreal e il Quebec, ancor più gelide di Toronto e l’Ontario e di Vancouver e la British Columbia, la provincia bagnata da l’Oceano Pacifico, dove avevo sognato di andare a vivere il tempo della vecchiaia, con scappate in Toscana e nel Molise. Bene ha fatto il Comune di Larino a ricordare questo figlio che, con il suo impegno e le sue passioni, la sua professionalità e la sua voglia di raccontare e raccontarsi, ha onorato le sue radici profonde e, insieme, la terra che l’ha ospitato e dato le opportunità per esprimersi ed esprimere, fare, e, così, sentirsi degno dei doni ricevuti. e

LASCIATEMI SOGNARE

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di Ro Marcenaro la farfalla di Piacere Molise di Ro Marcenaro Lasciatemi sognare. Lasciatemi progettare l'Italia degli agricoltori, dei paesaggisti, dei vignaioli e degli olivicoltori, dei produttori di tipicità eno-gastronomiche e artigianali, dei restauratori di monumenti. Lasciatemi sognare l' Italia deindustrializzata, disinquinata, ordinata, ripulita, valorizzata nelle sue peculiarità ambientali e produttive. Lasciatemi sognare le coste decementificate, le scogliere destrutturate, le spiagge debalnearizzate, le acque disinquinate. Sogno un ritorno al passato? NO! sogno un ritorno al futuro, fatto di armonia e di benessere, di gusto e di eleganza, di profumi e di sapori, di ospitalità e di amicizia. Quando dico queste cose gli amici si dicono d'accordo salvo poi cominciare con i " Sì ma..." e allora occorre fare degli esempi, dare delle piccole dimostrazioni, far vedere che un mondo migliore è possibile. Anni fa ci abbiamo provato con il grande

A (g)alline à fetàte e u (g)alle cante

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La gallina ha fatto l'uovo e il gallo canta come per dire ch'è stato lui. Con questo detto del mio dialetto larinese, riporto l'intervista pubblicata su Bibenda e la lettera di commento - da me pienamente condivisa - che ha scritto Carla Iorio, la bravissima e attivissima presidente dell'Onav, che sta dando, con la sua (anche mia) associazione, un contributo notevole alla crescita della cultura del vino e del suo territorio, cioè l'origine della qualità. L'intervista di Bibenda mi riporta indietro nel tempo, a cavallo degli anni '80/'90, quando ho avuto modo di conoscere, grazie a quell'osservatorio unico che è stato per me L'Enoteca Italiana di Siena e al fondamentale ruolo da essa svolto per la Rinascita del vino italiano, molti personaggi che, presto, si sono improvvisati  cultori del vino e presto hanno ottenuto opportunità, anche di lavoro o di secondo lavoro. Sono convinto che la Tintilia e i vini hanno sopportato ma mai amato "am

L’IDENTITA’ DEL MOLISE, IL PATRIMONIO DA VALORIZZARE PER LA SUA AUTONOMIA

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Pasquale Di Lena informa Solo se torna la politica e il suo primato sull’economia, e, non, come succede da qualche tempo, l’economia che annulla la politica, è possibile opporsi a un processo che sta mettendo in crisi la democrazia, nel mondo e nel Paese, e riavviare un discorso che ha nella programmazione partecipata la sua forza per uno nuovo tipo di sviluppo. Con il processo riformatore in atto ci stiamo avviando, sempre più, verso un futuro incerto e il Molise rischia di sparire se continua a perdere pezzi importanti del suo essere regione, cioè della sua stessa identità. Un’identità – come ha sottolineato il presidente Gaspero Di Lisa dell’Associazione degli ex consiglieri regionali, riuniti in assemblea presso l’Università del Molise - che non può essere né divisa, né aggregata, e meno che mai, cancellata. L’impegno degli ex consiglieri - da sempre animato da spirito di servizio e dalla voglia di unire le forze che servono per vincere una battaglia non facile, ma c

IL RISCHIO DI UNA ROTTAMAZIONE DELL’AGRICOLTURA MOLISANA

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C’è chi non vede l’ora della chiusura dello Zuccherificio e della sua trasformazione in un impianto a biogas, in testa le Associazioni bieticole e questo è davvero incredibile. Personalmente non ho elementi per spiegare nei particolari il pro e il contro degli impianti a biogas, ma so che, specialmente quando sono enormi, creano seri problemi all’ambiente circostante. Tant’è che l’entusiasmo iniziale, in Emilia, Lombardia, Veneto e Trentino, cioè là dove si sono maggiormente diffusi, si è trasformato in crescente contrarietà da parte di sindaci e popolazioni, proprio per i tanti problemi che sono venuti a creare nel tempo, non ultimo quello dei cattivi odori emessi a causa della fermentazione dei vegetali o dei liquami, dei vegetali e liquami se abbinati. Un problema non indifferente per l’ambiente e  chi lo vive, che è da abbinare a un altro problema, ancora più grave, qual è quello, con questa auspicata scelta - non sempre consapevole di chi prende le decisioni della sua

A voreie, uno dei venti di "Larino viva"

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torna di attualità un articolo  pubblicato, alla fine di gennaio 2012, sul sito "Larino viva", firmato da "A voreie", l'ultimo dei tre venti che hanno commentato avvenimenti e fatti accaduti dal 2008 al 2013. L’AVEVAMO DETTO Noi venti siamo Cassandre è come tutte le Cassandre nessuno ci ascolta con il solo risultato che alla fine diventiamo antipatici, noiosi, nel momento in cui ripetiamo  “noi l’avevamo detto”.   Qualche anno fa, il nostro amico “U fauneie” e, in seguito, anche “il Maestrale”, Si sono occupati della Sanità del Molise e, in particolare, dell’Ospedale  “Vietri” di Larino che, da anni, per colpa soprattutto di amministratori incastrati dal ruolo di ingranaggio del  potere politico termolese di cui, oggi, è rimasto poca cosa o niente. Un potere che, impostato sul concetto proprio della politica che è quello della filiera, ha dato un primo scossone all’ospedale di Larino, e, nel tempo, aperto  varchi  a “vacche e porcei”,  come dicono

CRONACA DI UN 2 GIUGNO BIODIVERSO IN MOLISE

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Ottimo successo per presenze e contenuti della iniziativa “Cereali biodiversi in Molise” svoltasi nell’ambito del programma “Coltiviamo la diversità- Un mese di cereali 2016” che la Rete Semi Rurali conduce in molte regioni d’Italia. Nella nostra regione l’organizzazione è stata curata da noi di Aiab Molise con la speciale collaborazione di 3 delle sue aziende: “Il Giardino dei ciliegi” di Maurizio Marino, Modesto  Petacciato e Vincenzo Battezzato. Al centro della giornata il prof. Salvatore Ceccarelli con  le sue “popolazioni evolutive” di cereali, in altre parole i famosi “miscugli” che consentono all’agricoltore di dotarsi, nel giro di pochi anni, di una semente adatta al clima ed al terreno della sua azienda, alla propria tecnica di coltivazione e capace anche di rispondere ai sempre più imprevedibili cambiamenti climatici cui siamo sottoposti. Da Maurizio e Daniele Marino a Montemitro abbiamo così iniziato ad apprezzare ed a valutare le diverse parcelle di orzi nudi,