La memoria, territorio di diversità e identità
C’è un spazio che esprime un colore di tanti colori, emana un profumo di profumi inebrianti e forti e ti fa sentire sapori, ed è quello che si chiama territorio. Uno spazio che ha i confini segnati dallo sguardo, il tuo sguardo, e che è lì, dentro di te, come parte importante della tua memoria. Uno spazio che i venti - come altrove, anche qui arrivano da ogni parte - alimentano di parole, note particolari per te familiari. Incontro, dialogo, abbraccio, suoni, ballo, canto, unione, racconto, poesia, comunità. Uno spazio che tu segni con i tuoi passi senza contarli perché non c’è alcun bisogno di farlo. Uno spazio che è tuo e degli altri, di tutti quelli che come te ce l’hanno dentro riposto nella memoria. Poi, un giorno, parti e ti allontani e, così, lo spazio che hai lasciato ti appare, lo vedi come fosse la prima volta, lo senti con i suoi profumi, i suoi colori, le sue parole, i suoi canti. Prima diventa ricordo, poi, col passar del tempo, nostalgia, paura di perdersi, ed è