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Vino, l'Italia resta indietro nell'export In negativo in Usa, Uk e Germania

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I TALIAATAVOLA-Primo Piano del 19 dicembre 2017 | 16:38   A nche se il vino italiano si appresta a chiudere l'anno in crescita (5,9 miliardi di euro in export), a brindare saranno i suoi competitor, con vendite molto più in rialzo, in alcuni casi addirittura del doppio. Questa la sintesi del bilancio 2017 su 10 tra i principali mercati importatori di vino (67% dell'import totale). Ad aver realizzato questo studio l'Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, in collaborazione con Nomisma - Wine Monitor. «In un quadro generale di forte crescita della domanda mondiale di vino - ha detto la ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta - l’Italia non può sorridere. Nonostante l’incremento complessivo delle vendite all’estero, che stimiamo possa aggirarsi tra il 4% e il 5%, il nostro Paese segna il passo di fronte alla velocità doppia del suo principale competitor, la Francia, e al significativo recupero dei produttori del Nuovo Mondo e della Spagna. Sul dato pes

POMPEO BARBIERI, Terra e Acqua

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Pompeo Barbieri Ho conosciuto Pompeo Barbieri pochi giorni fa all’Istituto Tecnico Agrario Statale “San Pardo” di Larino.   Ho ascoltato le sue belle parole ed ho sentito la sua emozione, quella propria di un protagonista.  Prossimo ingegnere informatico e, oggi, campione di nuoto con tre medaglie d’oro nelle gare dei 50/100/200 stile libero. Un campione che aspetta di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo e vincere.  Pompeo con Maurizio Corbo che gli dona una bottiglia d'olio vincitrice del Concorso "Goccia d'Oro"  Antonio Sorbo  e Assunta D'Ermes A questo campione, prim’ancora della vita, che ha accolto con un sorriso il distintivo dell’Associazione Città delL’Olio, datogli dal vicepresidente nazionale, Antonio Sorbo, e dall’organizzatrice dei tre giorni di Girolio d’Italia nel Molise, Assunta D’Ermes,   il mio augurio di Buon Natale e un Anno Nuovo, il 2018, ricco di grandi soddisfazioni.  A lui ed a tutti   i ragazzi e i

PARLANDO DEL MERCATO

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Natale: ricordare quella nascita.

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di Nicola Picchione Natale Natale ricorda la nascita di un uomo che cambiò il nostro modello di comportamento verso gli altri. Prima e dopo Cristo, una nuova era. Un modello basato sull’amore e sul perdono che ci conforta anche se incapaci di applicarlo. Gesù Maestro e per i credenti Dio. Una nascita miracolosa, un racconto ricco di f ascino. Non importa se abbellito da favole: esse nascondono realtà profonde, desideri e speranze. In quella capanna un bambino – riverito da tre re saggi, dice la favola- portò al mondo la Buona Novella che promette ai fedeli una vita eterna ma dà anche ai non credenti un’etica basata sulla solidarietà: siamo tutti fratelli. Con lui nacque una nuova immagine di Dio: non più padrone rigido e persino crudele tanto da ordinare ad Abramo il sacrificio del figlio; non più divinità di un popolo solo. Padre di tutti, senza preferenze semmai con un occhio più benevolo verso gli umili. Con lui nacque l’idea di divi

L'olio di Flora 2017, la bontà di un territorio e di una varietà autoctona

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Grazie a   quanti hanno collaborato alla raccolta 2017   (inizio – fine ottobre) di olive sane e ricche di ottimo olio, e, grazie alla Cooperativa Olearia Larinese, al presidente ed ai suoi bravi collaboratori, possiamo dire che, per L’Olio di Flora Bio, extravergine di oliva “Gentile di Larino, è stata un’annata eccellente .   Siamo contenti delle sue qualità A dimostrarlo   i positivi giudizi   e i tanti complimenti dei suoi fedeli estimatori e clienti, che l’hanno già ricevuto; gli applausi   di chi, per la prima volta,   l’ha assaggiato. A conferma della sua bontà, la medaglia d’oro assegnata a L’Olio di Flora, dal Premio “Goccia d’Oro” 2017, 14a edizione, il premio che noi amiamo di più essendo stato il primo che il nostro olio ha ricevuto alla sua prima uscita (2007) sul mercato. A conferma, anche, l’analisi chimica che mette in evidenza la bontà dei parametri e degli elementi che fanno dell’olio extravergine di oliva, che - sia chiaro - non è da considerare un medicin

Il Molise come Macondo.

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Domenico Di Lisa Un signore molisano, partito per andare oltreoceano quaranta - cinquanta anni fa, non ha mai fatto ritorno in Molise e non ha seguito le vicende politiche della nostra regione. Preso dalla nostalgia, decide di fare un viaggio nella terra di origine   e lo fa in questa fase preelettorale. Ascoltando i nomi dei potenziali candidati alla Regione o al Parlamento ha un sobbalzo ed arriva alla conclusione che il Molise è una terra magica nella quale esiste il dono dell’immortalità. Almeno in politica. Infatti, associa immediatamente il cognome Frattura a Fernando, Di Giacomo a Pietro, Iorio a Raffaele,   Ruta a Nunzio,   Vitagliano a Giuseppe, Totaro a Mario, Veneziale a Gabriele. E la lista potrebbe continuare.   L’iniziale stupore si trasforma rapidamente nel convincimento che nella terra che aveva lasciato esiste una ereditarietà delle cariche istituzionali e che, contrariamente a quanto aveva immaginato, è rientrato in un Molise che fa fatica a trasformarsi in

Molise Domani: un progetto di sviluppo sostenibile per il futuro del nostro territorio

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Don Alberto Conti, Don Franco D'Onofrio Dr. Gennaro Barone, don Antonio Di Lalla La politica non è spartizione per incolti, affamati di soldi e di potere, ma coinvolgimento e partecipazione, base solida per una vera e salutare democrazia. Ed è la democrazia la condizione prima di un progetto di cambiamento dell’economia,della società, della classe politica e dirigente di questo nostro Molise. La possibilità di una sua rinascita utilizzando i tanti e importanti valori e le preziose risorse proprie del suo territorio, in particolare la storia, la cultura, le tradizioni, la biodiversità, l’ambiente e i paesaggi che sono lo specchio di questo prezioso bene comune. A partire dalle aree interne, quelle più colpite da uno sviluppo impostato sullo spreco dissennato proprio dei valori e delle risorse, dove molti paesi rischiano, con il crescente abbandono, la chiusura.  Sandro Del Fattore, Famiano Crucianelli, Tecla Boccardo e Maria Antonietta Conti Si parla di cres