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La vite e l’olivo, la coppia più bella dell’agricoltura molisana

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La vite e l’olivo, con i loro vini e i loro oli, hanno tutto per diventare testimoni principi della bontà e della bellezza espresse dai territori molisani   Perché ciò succeda, è necessario: una programmazione che si doti di un piano vitivinicolo - ciò vale anche per l’olivicoltura e il suo olio – e, al suo interno, di una strategia di marketing capace di utilizzare e non disperdere(vedi Expo 2015)   le risorse; una forte aggregazione dei produttori, siano essi viticoltori o olivicoltori; una spinta alla ricerca e alle innovazioni per la piena sostenibilità della sola agricoltura possibile nel Molise, quella contadina. Dare immagine ai prodotti di quest’agricoltura e dignità ai suoi produttori. Senza dimenticare la cultura, cioè la necessità di raccontare questi prodotti e i suoi protagonisti, ben sapendo che è proprio la cultura l’arma vincente, la sola capace di spalancare la porta del mercato e, non solo, a mantenerla aperta per un tempo lungo. Si tratta di dare quella priori

Succede

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  Il governo della regione autonoma spagnola, Castiglia-La Mancia, con Toledo capitale, dà una grande importanza alla sostenibilità con lo sviluppo del biologico nel comparto più importante della sua agricoltura, l’olivicoltura. Una realtà estesa per 316.700 ettari, di cui ben 57.000 sono già coltivati con metodo biologico. Come dire che un ettaro su cinque di olivi sono coltivati a biologico. La partecipazione ai progetti europei, sia per sostenere i frantoi, in particolare per vedere come risparmiare l’acqua necessaria per la molitura, proprio nella Regione che dagli arabi è stata chiamata “Mancha” a significare “terra senz’acqua”; sia per salvaguardare e sostenere (programma Life Food Standards) la biodiversità.  Sostegni al reddito dei produttori con aiuti alla promozione e valorizzazione dell’olio sui mercati; il mantenimento se non crescita della fertilità del suolo; la diffusione di alveari per una maggiore impollinazione e la copertura delle vegetazioni. Che strano! Me

L'ignoranza fa più danni dei lieviti e dei solfiti.

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da Linkedin Data di pubblicazione Data di pubblicazione 11 gennaio 2018 Umberto Trombelli Segui Segui Umberto Trombelli Consiglia 59 Commento 10 18 Scrivi un articolo Prendo spunto da alcune riflessioni e commenti postati negli ultimi giorni sui Social per approfondire alcune tematiche a cui tengo particolarmente e a cui non posso più voltare le spalle. Nei giorni scorsi stata pubblicata un'intervista ad un produtto