Post

La dieta mediterranea può migliorare il successo della fecondazione in vitro

Immagine
da OliveOilTimes Un recente studio riferisce   che le donne che mangiano una dieta ricca di frutta e verdura fresca, pesce, olio d'oliva di alta qualità, cereali integrali e legumi e poca carne rossa   hanno più probabilità di rimanere incinte e di avere un parto vivo del 65-68%   ….Lo studio ha determinato che le donne il cui punteggio MedDiet era alto avevano un tasso di natalità vivo del 48,8% rispetto alle donne che avevano i punteggi più bassi e un tasso di natalità di appena il 26,6%. Anche le donne nel gruppo con punteggio più alto hanno raggiunto un tasso di gravidanza del 50% rispetto a solo il 29% nel gruppo con punteggio più basso. Lo studio è stato condotto ad Atene e ha valutato la dieta di 244 donne non obese di età compresa tra i 22 e i 41 anni che stavano effettuando il trattamento con FIV per la prima volta. La ricerca si è concentrata sulla dieta generale piuttosto che su specifici gruppi di alimenti o singoli alimenti. La ricerca è stata condotta dal prof

La regione dove si mangia meglio al mondo? Per Forbes è l’Emilia Romagna

Immagine
Ci fa piacere saperlo per la sempre più nota Osteria La Panca, nel territorio di Viano (RE), del nostro amico, Umberto Marcenaro, che, grazie a suo padre Ro,  il grande disegnatore autore della Farfalla di Piacere Molise, ha inserito una sola eccezione nel suo menù, L'Olio di Flora, l'extravergine "Gentile di Larino" biologico de La Casa del Vento sul "Monte" dell'antica capitale dei Frentani da GreenPanet bollettino- Inserito il 16 febbraio, 2018 - 12:46  L’Emilia Romagna è la regione ‘dove si mangia meglio al mondo’. Lo ha scritto Forbes, il periodico più letto nelle fasce più abbienti di molti Paesi e che conta tra i suoi lettori personaggi come Roman Abramovich, Bill Gates, il Sultano del Brunei. La rivista ha dedicato un ampio reportage all’Emilia Romagna, proclamandola come la regione dove c’è la miglior cucina al mondo. 'Se chiedete ad un italiano dove si trova il cibo migliore, quasi sempre la riposta sarà 'da mia madre'.
Immagine
IL CLIMA, IL PROBLEMA DEI PROBLEMI - post 1 Italia Bio, No Ogm Leggo su Quale formaggio, 5-12 febbraio, che ci sono tendenze positive delle vendite al dettaglio in Cina, talmente positive, soprattutto nell’agroalimentare e, in particolare, il latte. Se la crescita del consumo di questo prodotto va avanti così, senza un adeguamento delle efficienze produttive, la Cina ha bisogno, nel 2050, del triplo di latte prodotto nel 2010.   La conseguenza è di un +35% di emissioni di gas serra dovuto ad un +32% della superficie destinata all’allevamento delle bovine da latte e un + 48% di inquinamento delle falde da deiezioni.   Mi viene in mente la Grande Stalla di 12.000 manze della Granarolo e ai suoi 100 ettari di superficie, alle necessità di antibiotici, alla massa di deiezioni, all’inquinamento di una parte importante del Molise, in particolare il suo mare. Un pensiero che mi riporta alla grande vittoria, tutta del territorio, che ha rimandato al mittente e ai governanti del

Spiragli per un rilancio dell'Enoteca Italiana di Siena

Immagine
Pubblico ora questo articolo dell'amico Nicola Dante Basile per dire che se a ottobre il discorso ha riguardato la chiusura dell'Enoteca Italiana di Siena, ora riguarda il rilancio di questa gloriosa struttura, vista la necessità di una sua continuità. Tutto questo grazie a Pierluigi Piccini che, sabato scorso, ha voluto dar vita ad un incontro, molto partecipato, sull'importanza del rilancio della storica istituzione senese, per 90anni, al servizio del vino italiano. Un incontro che ha visto la presenza anche dei direttori, Paolo Benvenuti e Antonio Balenzano, di due associazioni nazionali, quelle delle Città del Vino e delle Città dell'Olio, entrambe ispirate  dall'Ente Mostra vini-Enoteca italiana, la prima a Siena, con primo presidente proprio Pierluigi Piccini, allora vicesindaco della Città del Palio, e, la seconda, a Larino nel Molise, presidente Carlo Antonini quale sindaco di Trevi in Umbria. Dalle note che hanno riportato l'incontro, da me lette co

Quello che per voi può essere poco qui è tanto

Immagine
Quaresima di fraternità 2018 Il globo e i pochi che se lo stanno mangiando Era passata da pochi minuti la mezzanotte e le lancette dell’orologio ci introducevano al 27 gennaio, il giorno della memoria della Shoah, quando sul mio cellulare arrivava un messaggio di WhatsApp inviatomi dal nostro amico missionario don Antonio Mascia che dalla lontana della terra africana del Camerun mi comunicava la difficilissima situazione dei profughi. “Ti scrivo da Mamfe, il nostro centro diocesi, dove domani si conclude la nostra annuale settimana pastorale,   per metterti a conoscenza della drammatica situazione che sta vivendo in particolare questa nostra diocesi. Ti scrissi della crisi sociopolitica della parte inglese del Camerun. Nelle ultime settimane ci sono stati disordini ed uccisioni di soldati e civili specialmente dalle parti di Mamfe ed in parrocchie confinanti con la Nigeria.  La paura ha fatto fuggire migliaia di persone proprio verso la Nigeria.  Il nostro ves